(Teleborsa) - Il presidente francese,
Emmanuel Macron, ha spiegato che le
crisi bancarie che, a partire dagli Usa, stanno cominciando a toccare alcune banche europee, come
Credit Suisse e
Deutsche Bank, sono il risultato di
"attacchi speculativi" sul mercato. Bisogna distinguere tra i comportamenti speculativi, e i
fondamentali del
sistema bancario dell'Eurozona, ha aggiunto durante la sua conferenza stampa al termine Consiglio europeo, "che restano sani, sotto una supervisione solida", che costituisce una situazione "non comparabile" con quella esistente negli Usa o in altre zone.
"Durante l'Eurosummit stamattina – ha dichiarato Macron – abbiamo fatto il punto con la presidente della
BCE, Christine Lagarde, sulla situazione del settore bancario all'esterno delle nostre frontiere. I fondamentali delle
banche europee sono solidi, e possiamo felicitarci delle esigenze delle nostre
regolamentazioni in materia. Abbiamo imparato la
lezione delle crisi passate, e questo vuole dire che l'Eurozona è oggi la zona in cui le banche sono le più solide, perché sono seguite nella maniera più scrupolosa, con i controlli dei tassi bancari di solvibilità e di liquidità" che sono stati decisi "a seguito della crisi finanziaria del 2008-2010".
"Questo contesto – ha proseguito – deve incitarci ad accelerare la
costruzione dell'
Unione bancaria e dell'
Unione dei mercati dei capitali, per avere un'Eurozona e un'Unione europea che tutelano il
risparmio" e in cui le banche "sono più solide in termini di finanziamento delle loro attività". D'altra parte, ha aggiunto, abbiamo "una strategia macroeconomica adatta al contesto, e per questo", come Francia, "sosteniamo le proposte della Commissione europea in materia di governance economica che mi sembrano un punto chiave a questo riguardo".
Rispondendo a una domanda specifica sul
rischio di contagio della crisi, vista la caduta in borsa di Deutsche Bank, che ha già avuto un primo impatto su una grande banca francese, la
Société Général, Macron ha osservato: "Credo che ciò che sta succedendo sia abbastanza chiaro: siamo in una situazione molto diversa" rispetto a ciò che succede fuori dall'UE "perché abbiamo una
regolamentazione esigente nell'Eurozona, con una grande
trasparenza e i
tassi che sono seguiti da vicino, con esigenze che sono nettamente superiori a quelle degli Stati Uniti e di altre banche. Uno dei problemi di Credit Suisse, d'altra parte, è stato l'esposizione a certi attivi americani com'è noto".
"Dunque – ha sottolineato il presidente francese – non siamo in una situazione comparabile, i fondamentali sono sani. Questo, d'altra parte ha avuto un costo per l'Eurozona in passato, perché siamo stati più esigenti con noi stessi, e ciò ha pesato sul nostro sistema bancario. "Quello che succede – ha ribadito Macron – è che ci sono degli speculatori che stanno attaccando i
Credit Default Swaps, che li stanno testando; e questo ha avuto stamattina un impatto sui
mercati dei capitali".
"Ma credo – ha concluso Macron – che bisogna saper distinguere tra i
comportamenti speculativi, gli attori che cercano di fare soldi a breve termine, e i fondamentali, che restano sani, sotto una
supervisione solida che ha mostrato la sua robustezza negli ultimi anni".