(Teleborsa) -
Intesa Sanpaolo ha collocato con successo una nuova emissione subordinata di tipo Tier 2 destinata al mercato euro per un nominale di 1 miliardo di euro con cedola del 6,184% e data valuta 20 febbraio. Il titolo - si legge in una nota - ha
durata 11 anni con possibilità di essere richiamato a partire dai tre mesi precedenti la data di reset della cedola al sesto anno. Questa
transazione è la prima del 2023 per Intesa Sanpaolo e rappresenta il ritorno sul comparto Eur T2 dopo un'assenza di più di due anni.
L'emissione ha raccolto da subito l'interesse del mercato
superando 1 miliardo di euro di ordini già nella prima ora e mezza dall'apertura. Ordini finali a quasi 2,5 miliardi di euro hanno permesso, così, un restringimento di 25 punti base rispetto allo spread iniziale (Ipts pari a MS + 350 punti base).
L'operazione ha registrato un libro ordini molto diversificato e di qualità, con la partecipazione di oltre 190 investitori e così suddiviso: 81% Fund Managers, 8% Hedge Funds, 6% Assicurazioni e Fondi Pensione, 4% Banche e Private Banks e l'1% Corporates.
La distribuzione geografica evidenzia la maggioranza della partecipazione dal Regno Unito con il 36%, il 24% dalla Francia, il 17% dall'Italia, l'11% da Germania e Austria, il 4% dal Benelux, il 4% dalla Spagna e il 2% dai Paesi Nordici. Le banche che hanno partecipato all'emissione in qualità di Joint book runner sono state, oltre alla Divisione Imi Cib di Intesa Sanpaolo, Barclays, Credit Agricole, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Hsbc e Jpm.