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Ucraina: domani nuovo tentativo di evacuazione da Mariupol. Cresce pressione diplomatica su Putin

Domenica il segretario generale dell'Onu sarà a Mosca per chiedere un "cessate il fuoco umanitario". Erdogan ribadisce offerta di ospitare incontro Putin-Zelensky

Economia
Ucraina: domani nuovo tentativo di evacuazione da Mariupol. Cresce pressione diplomatica su Putin
(Teleborsa) - Nonostante l'annuncio di Mosca di una riduzione dell’attività militare nella regione, nel 37esimo giorno di guerra in Ucraina proseguono i
raid aerei russi a Kiev e Chernihiv. Dopo giorni di tentativi andati a vuoto, nel sud del Paese rimangono ancora in stallo i circa 170mila civili intrappolati nella martoriata Mariupol. Oltre 3mila persone sono riuscite a uscire da Mariupol oggi e altrettante sono state evacuate da altre città ma l'imponente evacuazione di civili tentata della Croce Rossa è fallita. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha riferito che oggi è stato "impossibile" procedere all'evacuazione di Mariupol perché "la squadra del Cicr, che comprende tre veicoli e nove persone, non ha raggiunto Mariupol e non ha potuto facilitare il passaggio in sicurezza dei civili". Un nuovo tentativo di portare in salvo i civili è stato annunciato per domani.

Oggi ha avuto luogo un nuovo round di colloqui in videocollegamento ma cresce la pressione diplomatica sul presidente russo Vladimir Putin affinché faccia un salto di qualità nel negoziato attraverso un incontro diretto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, durante un colloquio telefonico con Putin ha ribadito l'offerta di ospitare un incontro tra il leader russo e Zelensky. La stessa offerta l'aveva avanzata all'omologo ucraino ieri.

Domenica – secondo quanto ha annunciato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres – il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, il britannico Martin Griffiths, sarà a Mosca domenica per cercare di ottenere un "cessate il fuoco umanitario" in Ucraina. "Domenica sarà a Mosca e dopo andrà a Kiev", ha detto Guterres ricordando di avergli recentemente affidato la missione di "cercare un cessate il fuoco umanitario in Ucraina". "Ciò significa – ha proseguito Guterres – che non rinunciamo alla prospettiva di fermare i combattimenti, che siano nello Yemen, in Ucraina, ovunque nel mondo. Sia la Federazione Russa che l'Ucraina hanno accettato di riceverlo per la sua missione per ottenere un cessate il fuoco umanitario".

In mattinata il Cremlino ha denunciato un attacco aereo ucraino a 8 depositi di petrolio a Belgorad in Russia, non distante dal confine con l'Ucraina, causando un vasto incendio. "È chiaro che questo non può essere visto come qualcosa che creerà le giuste condizioni per la continuazione dei negoziati", ha commentato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.


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