(Teleborsa) - È il
congedo paritario di madri e padri il nuovo fronte che potrebbe tornare ad unire le
opposizioni in Parlamento. Dopo l'alleanza sul salario minimo, infatti,
Partito Democratico e
M5S cercano nuove basi per costruire un'alternativa di governo in vista delle Europee. Si partirà da tavoli ad hoc per approdare, forse, ad una proposta unitaria anche su questo tema. Una posizione che troverebbe una sponda anche nei
sindacati.
"È arrivato il momento di introdurre un congedo obbligatorio di paternità paritario. L’Italia ha scelto dieci giorni – ha affermato la segretaria confederale
Cgil,
Lara Ghiglione – a differenza delle sedici settimane della Spagna. È evidente che questi pochi giorni non potranno fare la differenza per la piena condivisione delle responsabilità famigliari e per contrastare efficacemente la discriminazione in entrata nel mondo del lavoro, di cui le donne sono ancora vittime".
La senatrice del M5S,
Alessandra Maiorino, ha auspicato una convergenza con le altre forze di opposizione per portare avanti una proposta che Wfarebbe fare all’Italia un passo avanti decisivo equiparando madri e padri nel lavoro di cura". "Penso sia una di quelle cosa che possiamo mettere al centro di un lavoro comune. Una proposta di legge unitaria? Noi siamo sempre disponibili", ha risposto la responsabile Pari opportunità del PD, Cecilia D’Elia.
Per la capogruppo dell’Alleanza Verdi Sinistra alla Camera,
Luana Zanella, "sarebbe significativo lavorare insieme su questo tema, è uno degli argomenti decisivi anche per favorire l’occupazione femminile e per adeguarsi agli standard europei. Ormai è una necessità e non una gentile concessione del governo di turno". "Bene discutere e convergere su questo genere di proposte, misure concrete a favore di famiglie e giovani al di là della retorica – ha sostenuto anche
Riccardo Magi, segretario di +Europa –. Per noi era un obiettivo del programma elettorale: un congedo parentale obbligatorio iniziale per entrambi i genitori più un congedo facoltativo».
L’ex ministra
Elena Bonetti di Azione ha sottolineato che "non si inizia da zero. L’interlocuzione si deve basare su una premessa: il Family Act prevede all’articolo 3 l’aumento del congedo obbligatorio di paternità e la promozione di congedi paritari. Una legge votata anche da Lega e FI. Il governo deve mantenere gli impegni".