(Teleborsa) - Il
cambiamento climatico è una minaccia globale sempre più urgente, ma questa crisi può rivelarsi l'
opportunità per lo sviluppo e l'implementazione di nuove tecnologie sostenibili, grazie a ricerca e innovazione. Tutto questo ha poi un impatto sui portafogli e gli investimenti, con i clienti che sono sempre più sensibili a questi temi, secondo quanto emerso dalla conferenza organizzata da
Cassa Centrale Banca alla tredicesima edizione del Salone del Risparmio, l'evento di riferimento nel settore dell'asset management.
"Per quel che riguarda il nostro gruppo cooperativo sicuramente
l'investimento sostenibile è un elemento caratterizzante e una realtà da tanti anni, perché già dal 2015 abbiamo la nostra gamma di investimento ethical per quel che riguarda il fondo NEF, che già ante litteram aveva anticipato alcuni temi che poi sono diventati ormai un elemento comune un po' per tutto l'investire", ha detto a Teleborsa
Marco Galliani, Responsabile Servizio Wealth Management di Cassa Centrale Banca.
"Abbiamo un
approccio che valuta chiaramente quello che è il profilo di sostenibilità, quindi il profilo ESG delle società, facendo una selezione e andando a eliminare quelli che sono i settori sgraditi o su sui non investire secondo i nostri criteri e parametri", ha aggiunto Galliani.
Secondo il manager di Cassa Centrale Banca, "i clienti sicuramente negli ultimi anni hanno incrementato tantissimo quella che è la sensibilità al tema dell'investimento sostenibile. Lo hanno fatto un po' per loro interesse, ma anche un po' spinti da quello che è il nostro mondo. Perché il nostro è un mondo di credito cooperativo e quindi significa un grande rapporto tra le persone - che siano soci, clienti o collaboratori del gruppo - e quindi anche
dalla relazione tra le persone è nata una sensibilità particolare ai temi della sostenibilità degli investimenti, che per il nostro gruppo è un elemento veramente fondante e che sta portando grande interesse anche da parte della clientela".
La ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica forniranno nuove soluzioni per mitigare l'impatto ambientale delle attività umane e affrontare le sfide del grande cambiamento del nostro pianeta, secondo
Gianluca Dettori, pioniere di Internet e fondatore di Primo Ventures SGR.
"Ci vorranno almeno 135 triliardi per affrontare il tema del cambiamento climatico nei prossimi anni e fondamentalmente su due linee: da un lato dobbiamo mitigare le problematiche del cambiamento climatico, adeguando le infrastrutture e modificando i nostri stili di vista, ma questo non sarà sufficiente; dovremo
sviluppare quelle tecnologie che oggi sono nei laboratori ed esistono, e quindi si possono effettivamente rendere disponibili all'umanità, quelle tecnologie che rendono finalmente il nostro mondo sostenibile e quindi ci fanno entrare in uno nuovo scenario globale, in cui le attività che facciamo non nuocciono al pianeta e anzi ci consentono di immaginare una combinazione di sviluppo di crescita senza che questo debba rendere il nostro stile di vita insopportabile", ha detto a Teleborsa.
"Ci sono degli ottimisti in tutto il mondo che credono in questa cosa, ma la verità è che questo è un fatto che noi dovremo fare whatever it takes, come disse Mario Draghi - ha spiegato Dettori - Questo problema del cambiamento climatico dovrà essere
affrontato e risolto non solo con la finanza, ma anche con la tecnologia".
"Tutti i fondi di venture capital che in questo momento stanno nascendo sono tutti fondi articolo 8 ESG - ha aggiunto - Il nostro settore di venture capital ha molto a cuore questo tema per il semplice fatto che investe in piani decennali di aziende, quindi tra dieci anni queste aziende che sopravvivranno - nasceranno le nuove Google grazie a queste tecnologie - quindi sicuramente
il mondo del venture capital si sta dedicando e stanno crescendo in maniera forte gli investimenti".