(Teleborsa) - "In Europa i prezzi del gas sono aumentati di 8-10 volte in media tra inizio 2020 e febbraio 2022, negli Usa sono aumentati di 2 volte". È quanto ha affermato il
governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento al
Bloomberg Italy Capital Markets Forum 2022 di Milano. Tale divergenza – ha sottolineato Visco – mostra come nell'Ue non si sia di fronte a "un problema di eccesso di domanda ma di difficoltà di offerta".
In tale scenario, di fronte a uno shock di offerta come quello che attualmente si sta verificando sui prezzi dell'energia, – ha proseguito il governatore della Banca d'Italia – "la
politica monetaria delle banche centrali può fare poco, invece può intervenire la politica di bilancio e economica, magari con misure per "redistribuire questa che è come una tassa". E "se la politica economica riesce a ridurre il trasferimento dei rincari su altre voci" e "se la guerra non dura troppo", allora – ha spiegato Visco – "potremmo non avere stagnazione e alta inflazione", cioè "stagflazione". "Le previsioni – ha aggiunto – dicono tutte che la fine di uno shock dell'offerta si accompagna da riduzioni delle pressioni sui prezzi".
Visco ha annunciato la decisione della Bce "di avviare una
graduale normalizzazione della politica monetaria con l'aggiunta della parola 'opzionalità'. Significa – ha proseguito – che tutte le opzioni sono aperte. Riteniamo di ridurre i nostri acquisti netti di titoli e poi di concluderli ma vogliamo mantenere condizioni di finanziamento favorevoli. Guadando più avanti un mondo normale, ha spiegato, è quello dove non ci sono più tassi negativi".
Alla Bce e nell'Eurosistema delle banche centrali la questione della
riduzione della mole del bilancio – ha evidenziato il governatore – "non accadrà presto, dato che al momento stiamo discutendo come rinnovare i titoli accumulati. La questione qui – ha concluso Visco – è come troviamo condizioni più normali, posto che non sappiamo cosa sarà la nuova normalità".
"Desidero ringraziare di cuore il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, per la chiarezza con cui si è espresso: a questi prezzi dell'energia, oggi di nuovo in ascesa, – ha commentato il
presidente di Confindustria, Carlo Bonomi – semplicemente le imprese non possono reggere. Quindi ribadiamo la necessità di interventi di natura strutturale".