(Teleborsa) - "Mi aspetto, e auspico, che visti gli andamenti ridotti dell'inflazione fra 48 ore la BCE abbia un altro non trascurabile taglio, che la porterebbe ulteriormente all'avanguardia rispetto agli Usa e alle valute europee non euro,
dando una grande speranza non solo nella moneta unica, ma anche a famiglie e Paesi per fare investimenti". Lo ha detto Antonio Patuelli, presidente di Abi, intervenendo a un convegno, a Firenze, su Luigi Einaudi. "In due anni - ha aggiunto - l'inflazione è stata piegata senza molta collaborazione degli stati nazionali, i quali non hanno ridotto il loro debito pubblico:
se ci fossero stati dei segnali già dal 2022 di riduzione dei debiti pubblici di Italia, Francia, Germania, e anche degli altri, le aspettative inflazionistiche si sarebbero ulteriormente ridotte. Ha fatto tutto la BCE".
"Le banche non sono mai le prime che chiudono, che tirano giù la saracinesca, sono normalmente tra le ultime. Ma se la chiudono gli altri è difficile che la tengano aperta solamente le banche". "Per combattere l'uscita delle banche dalle località minori - ha affermato Patuelli - bisogna sostenere gli altri settori produttivi. Bisogna che siano sviluppate delle politiche da parte delle istituzioni europee e nazionali per favorire le attività economiche nelle località minori. Questo è il punto. Quando nei paesi chiudono i negozi, cala la popolazione, è difficile che possa essere la banca l'unico esercizio economico, o quasi, che rimane, soprattutto se cala la popolazione. Non ci si può limitare a gridare alla desertificazione". "Serve un'analisi più ampia e approfondita, studiare i flussi degli abitanti. Gli abitanti a Firenze nel 1964 sono 150 mila in meno di oggi, per fare un esempio. Bisogna sostenere con politiche
europee e nazionali le presenze di attività economiche nei luoghi cosiddetti disagiati, che sono quelli non servizi di grandi mezzi di trasporto", ha concluso Patuelli.
Sull'ipotesi di contributi richiesti alle banche in legge di bilancio: "Il dialogo in queste settimane, in questi giorni, in queste ore è dall'Abi e da me stesso delegato alla direzione generale di Abi, e quindi innanzitutto al direttore generale Rottigni".