(Teleborsa) - Le
regole internazionali sulla gestione da parte delle banche dello loro esposizioni verso gli
attivi crypto entreranno in vigore a gennaio 2026, un anno dopo quanto previsto in passato. A deciderlo è stato gruppo formato dai governatori delle banche centrali e capo delle vigilanze (
GHOS) che fa capo al
Comitato di Basilea. A motivare la decisione la necessità di assicurare che tutti i componenti attuino le nuove norme fino in fondo. La consultazione avviata dallo stesso GHOS proseguirà fino alla fine di quest'anno al termine del quale è prevista una ulteriore revisione.
Il
quadro di regole mira a preservare la
stabilità finanziaria e promuovere un'
innovazione responsabile. "Lo standard, approvato dal GHOS nel dicembre 2022, fornisce un quadro normativo globale solido e prudente per le esposizioni delle banche attive a livello internazionale ai criptoasset che preserva la stabilità finanziaria promuovendo al tempo stesso l'innovazione responsabile, si legge in una nota della Banca dei Regolamenti Internazionali.
Durante la riunione il GHOS ha fatto il punto sullo stato di attuazione delle riforme di
Basilea III in sospeso, che sono state finalizzate nel 2017. Durante l'incontro è emerso che sono stati fatti "buoni progressi nell’attuazione": circa due terzi delle giurisdizioni membri avranno infatti implementato tutti, o la maggior parte, degli standard entro quest’anno, mentre le restanti giurisdizioni prevedono di farlo entro il prossimo anno.
I membri del GHOS hanno poi riaffermato all'unanimità la loro aspettativa di attuare tutti gli aspetti del quadro di Basilea III in modo completo, coerente e quanto prima possibile ma la serie di
shock che hanno colpito i
mercati finanziari negli ultimi anni hanno convinto il gruppo di nuovo dell’importanza di disporre di un quadro normativo globale prudente.
(Foto: Kanchanara on Unsplash)