(Teleborsa) -
Banco di Sardegna ha chiuso il primo semestre 2023 con un
utile lordo che si attesta a 129,3 milioni, in forte crescita rispetto ai 32,3 milioni di giugno 2022, il più alto di sempre. L’utile netto, dopo aver scontato imposte per 35,7 milioni, perviene a 93,6 milioni rispetto ai 28,3 milioni del 2022.
Il primo margine (margine di interesse e commissioni nette) sale a 253,1 milioni, in crescita di 75,9 milioni (+42,8%). Il solo
margine di interesse si attesta a 147,3 milioni (+76,6% a/a) e le commissioni nette, a 105,8 milioni, registrano un aumento del 12,8% pari a 12 milioni.
Positivo per 8,5 milioni l’apporto dell’attività di negoziazione delle attività finanziarie e dei dividendi, principalmente per effetto delle plusvalenze da cessioni di titoli di proprietà e crediti per 2,2 milioni e di dividendi per 4,6 milioni.
Il
cost/income scende al 44,2% dal 62,4% di giugno 2022, mentre il Texas Ratio ancora in miglioramento si attesta ad un virtuoso 25,3% (27,3% a fine 2022).
La
raccolta complessiva da clientela si attesta a 17,4 miliardi (+1% su dicembre 2022) con la raccolta diretta da clientela a 11,4 miliardi (-2,8%) e la raccolta indiretta a 6 miliardi, in crescita del 9,1% per effetto del travaso della raccolta diretta verso forme più remunerative di raccolta indiretta.
Il
Presidente Gianfranco Farre commenta: “La crescita strutturale della redditività ordinaria unitamente al forte miglioramento della qualità degli attivi e al mantenimento di una
solida posizione patrimoniale caratterizzano i risultati del primo semestre 2023. Abbiamo sviluppato un modello di business maggiormente orientato alla specializzazione e ai bisogni della clientela per servire al meglio le esigenze del Territorio e contribuire a sostenere lo sviluppo economico e sociale della Sardegna.
Continua il processo di cambio generazionale degli organici, con ulteriori 74 assunzioni in questo primo semestre, a conferma dell’impegno a valorizzare le Persone che rappresentano la vera ricchezza e il futuro della Banca".