(Teleborsa) - Il ministro delle Imprese e del made in Italy,
Adolfo Urso, ha ribadito che il suo dicastero è pronto a intervenire contro il caro-voli. "Le compagnie hanno i voli pieni, non si trova un posto, viaggiano al massimo dei
ricavi, col carburante che costa il 30% in meno rispetto allo scorso anno e aumentano i prezzi del 40-42%? Li ho convocati, aspettiamo spiegazioni su questa crescita anomala dei
prezzi ma, se le spiegazioni non sono convincenti e se i prezzi non si riducono a breve, interverremo, come è giusto che sia", ha garantito il ministro a Sky Tg24 Economia.
"Abbiamo il dovere di intervenire con gli strumenti che ci sono in un regime di
mercato e di
concorrenza", ha aggiunto il ministro spiegando che il primo intervento è quello di
moral suasion e trasparenza sulla
formazione dei prezzi. Ma il governo può "anche intervenire - continua Urso - come ha fatto col decreto trasparenza sui carburanti per convincere gli attori dell'economia a fare i propri margini di guadagno, ma non approfittare delle condizioni che si sono create".
Le dichiarazioni del ministro Urso hanno trovato immediatamente la reazione delle associazioni dei
consumatori. "Sul fenomeno del caro-voli siamo d’accordo col Ministro Urso, ma il Governo deve attivarsi in fretta, già nelle prossime 48 ore, perché i prezzi dei biglietti continuano a salire nonostante il carburante costi sempre meno", ha affermato
Assoutenti.
Più critici
Codacons e
Unione Nazionale Consumatori. “Anche se il Governo adottasse oggi un provvedimento per calmierare le tariffe dei voli, sarebbe troppo tardi, perché gli italiani hanno già acquistato biglietti per raggiungere le destinazioni di vacanza spendendo mediamente il 50% in più rispetto allo scorso anno – ha spiegato il presidente di Codacons,
Carlo Rienzi –. L’unica strada davvero utile sarebbe quella di un intervento dell’Antitrust teso a sanzionare eventuali speculazioni o cartelli finalizzati a mantenere ingiustificatamente elevati i prezzi dei voli, e in tale direzione di attende a breve la decisione dell’Autorità che, grazie ad un esposto del Codacons, ha aperto una apposita istruttoria sul caro-voli”.
"Parole, parole, soltanto parole … e pure tardive. Per l'ennesima volta il ministro promette imprecisati futuri interventi, sulla frutta, sul caro voli, sulla pasta, sui prodotti dell'infanzia. Peccato che non un atto concreto sia stato finora compiuto, salvo nell'unico caso, quello della benzina, che non dipendeva da una speculazione ma dal rialzo delle accise deciso dal Governo. Una beffa, per non dire una presa in giro", ha dichiarato
Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.