(Teleborsa) - Ufficializzate le date del primo vertice tra Cina e Asia centrale che si terrà il
18 e 19 maggio con i leader di 5 ex repubbliche sovietiche
dell'Asia centrale (Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan e Turkmenistan), regione storicamente sotto l'influenza russa e sotto pressione dopo l'invasione
ai danni dell'Ucraina. Pechino aveva già comunicato la volontà di ospitare il vertice senza tuttavia comunicare le date. Il summit Cina-Asia centrale si terrà nella città settentrionale di Xi'an, capoluogo dello Shaanxi, punto di partenza
dell'antica Via della Seta.
In particolare, la portavoce del ministero degli Esteri
Hua Chunying ha riferito in una nota che i partecipanti, su invito cinese, sono i presidenti Kassym-Jomart Tokayev (Kazakistan), Sadyr Japarov (Kirghizstan), Emomali Rahmon (Tagikistan), Serdar Berdimuhamedov (Turkmenistan) e Shavkat Mirziyoyev (Uzbekistan). Tutti, tranne il leader turkmeno, saranno impegnati in una visita di stato in Cina dal 16 al 20 maggio, su invito del Presidente Xi, per mandare ai leader del
G7 (impegnati ad Hiroshima, in Giappone dal 19 al 21 maggio) un chiaro messaggio, ossia che il
Dragone non è isolato."Congelati" intanto i rapporti con gli Statin Uniti. "Nel novembre dello scorso anno, il presidente cinese Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno avuti colloqui di successo sull'isola di Bali e hanno raggiunto importanti consensi. Tuttavia, da allora, una serie di azioni e dichiarazioni fuorvianti da parte americana hanno interrotto lo slancio positivo duramente ottenuto nelle relazioni bilaterali e i rapporti tra i paesi si sono nuovamente raffreddati", ha detto il ministro degli Esteri cinese Qin Gang nell'incontro con l'ambasciatore americano a Pechino
Nicholas Burns sottolineando che la stabilizzazione delle relazioni
deve essere una priorità assoluta, come riporta la China Central Television
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