(Teleborsa) -
Le Borse europee hanno terminato la settimana con una seduta debole, in quanto gli investitori sono preoccupati dalle
future mosse delle banche centrali e in particolar modo della BCE, visto che i prezzi alla produzione in Germania sono saliti oltre le attese a gennaio e che l'inflazione dell'Eurozona rischia di rimanere alta a lungo.
Francois Villeroy de Galhau, governatore della banca centrale francese,
ha detto che i tassi di interesse della BCE raggiungeranno probabilmente il picco durante l'estate e un taglio dei tassi quest'anno è fuori questione.
Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della BCE,
ha invece detto che gli investitori potrebbero stare sottovalutando la persistenza dell'inflazione nell'Eurozona.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,067. Nessuna variazione significativa per l'
oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.838,4 dollari l'oncia. Il
Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 3,35%, scendendo fino a 75,86 dollari per barile.
Avanza di poco lo
spread, che si porta a +178 punti base, evidenziando un aumento di 3 punti base, con il
rendimento del BTP a 10 anni pari al 4,19%.
Tra gli indici di Eurolandia contrazione moderata per
Francoforte, che soffre un calo dello 0,33%, sottotono
Londra che mostra una limatura dello 0,21%, e deludente
Parigi, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
Prevale la cautela in chiusura a
Piazza Affari, con il
FTSE MIB che archivia la seduta con un leggero calo dello 0,37%, spezzando la catena positiva di quattro consecutivi rialzi, iniziata lunedì scorso, mentre, al contrario, in rialzo il
FTSE Italia All-Share, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 30.099 punti.
Sotto la parità il
FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,36%; sulla stessa linea, leggermente negativo il
FTSE Italia Star (-0,45%).
Il
controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 2,77 miliardi di euro, con un incremento di ben 354,8 milioni di euro, pari al 14,72%, rispetto ai precedenti 2,41 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,75 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,8 miliardi.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
BPER (+4,41%),
Telecom Italia (+2,52%),
CNH Industrial (+1,37%) e
Inwit (+0,96%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Tenaris, che ha archiviato la seduta a -4,79%. Seduta negativa per
ENI, che mostra una perdita del 2,81%. Sotto pressione
Amplifon, che accusa un calo del 2,70%. Scivola
Pirelli, con un netto svantaggio dell'1,94%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Banca MPS (+6,82%),
Banca Ifis (+4,19%),
Credem (+2,36%) e
doValue (+1,56%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Seco, che ha terminato le contrattazioni a -3,61%. In rosso
MARR, che evidenzia un deciso ribasso del 2,91%. Spicca la prestazione negativa di
Intercos, che scende del 2,48%.
Sesa scende del 2,21%.