(Teleborsa) - L'
Europa "
deve affrontare sfide critiche per aumentare la produttività, gli investimenti e l'innovazione, e quindi la sua competitività e resilienza", perché "le sfide di lunga data legate alla bassa crescita della produttività, alle normative gravose e ai venti contrari demografici sono state aggravate da tensioni geopolitiche, frammentazione del commercio e prospettive di prezzi dell'energia costantemente più elevati". Sono quindi necessarie "riforme strutturali complete che mirino a una maggiore efficienza normativa, una governance e una capacità amministrativa migliorate, una migliore qualità dell'istruzione e dell'abbinamento delle competenze e infrastrutture modernizzate". Lo sostiene uno studio della
Banca centrale europea (BCE), che anticipa il prossimo Bollettino economico.
Viene fatto notare che la popolazione si sta riducendo e le società stanno invecchiando, quindi il mantenimento della forza lavoro si baserà su tassi di partecipazione più elevati, soprattutto tra le donne e gli anziani, insieme a politiche di immigrazione ben progettate per
affrontare la carenza di manodopera e sostenere la crescita a lungo termine.
Le proposte di
Mario Draghi per migliorare la competitività europea e quelle di
Enrico Letta per rafforzare il mercato unico evidenziano la "necessità di un'azione coordinata a livello nazionale sostenuta da più UE dove aggiunge più valore", si legge nel documento.
Secondo i ricercatori, le politiche nazionali devono dare "
priorità all'aumento della crescita della produttività attraverso misure che supportino il dinamismo aziendale, l'adozione della tecnologia, il finanziamento degli investimenti privati ??e delle innovazioni rivoluzionarie e che affrontino la carenza di manodopera e le discrepanze di competenze".
L'appello è per "riforme strutturali urgenti e concrete in Europa". "Affrontare le barriere strutturali, tra cui infrastrutture fisiche e digitali inadeguate e discrepanze di competenze, aumentando al contempo l'accesso ai finanziamenti, aumenterebbe il potenziale di crescita - viene spiegato - Le
riforme strutturali faciliterebbero quindi anche la trasmissione regolare della politica monetaria all'intera economia dell'area euro e quindi aiuterebbero a preservare la stabilità dei prezzi nell'area euro".
Nel complesso, le
politiche devono essere "
attentamente progettate, trovando un equilibrio tra regolamentazione e flessibilità. Ciò dovrebbe garantire la tutela dell'interesse pubblico senza compromettere l'innovazione e gli investimenti e contribuire quindi a miglioramenti sostenibili della produttività europea e degli standard di vita complessivi".