(Teleborsa) - "La
tassa comunale sui biglietti aerei, che ha la forma di un'addizionale, aumenta il prezzo di ogni biglietto fino a 9 euro nel nostro Paese". È quanto afferma il
presidente di Aeroporti 2030, Alfonso Celotto, che in un'intervista a La Repubblica online chiede uno stop agli aumenti della tassa sui biglietti aerei. "Le sue entrate – questo l'
appello lanciato da Celotto – devono essere effettivamente destinate ai Comuni che sono vicini all’aeroporto, fatta salva la quota per il Fondo Trasporto Aereo. Chiediamo la riduzione dell’addizionale e di evitare ulteriori aumenti a danno soprattutto dei viaggiatori. E, terzo, bisogna evitare che gli enti locali si muovano in ordine sparso, al di fuori di un coordinamento nazionale". "Le vistose differenze nell'importo dell'addizionale – spiega Celotto – stanno determinando delle distorsioni nel mercato".
Centrale per il presidente di Aeroporti 2030 anche
l'interconnessione con i treni ad alta velocità. "Noi rappresentiamo anche gli aeroporti, strategici, di Roma Fiumicino e di Venezia, destinatari di progetti molto concreti al riguardo – ha spiegato Celotto –. A Fiumicino già arriva il treno ad alta velocità. Il punto è intensificare le frequenze per agevolare l'integrazione treno-aereo nelle direttrici verso America e Asia: quando arriverà anche il binario, il treno approderà a Fiumicino dal Sud Italia e dalla direttrice Firenze-Bologna senza passare per Roma Termini".
"Il nuovo Piano Nazionale Aeroporti, che sarà presentato a breve, darà spazio all'internazionalizzazione delle rotte. Noi – conclude
Celotto – abbiamo proposto l'introduzione della figura del destination manager. È una persona interna allo scalo, che ha il compito di rendere visibile, appetibile, desiderabile le destinazioni italiane, turistiche e aeroportuali. Servono maggiori voli intercontinentali diretti verso il nostro Paese, che non fanno scalo in altre Nazioni" per "intercettare fughe di traffico passeggeri".