(Teleborsa) -
Più grande, più moderna e più sostenibile: sarà cosi la
Nuova Torleone grazie ad un progetto completo di riqualificazione che restituisce alla città spazi aperti a studenti e bolognesi, un polo culturale, in dialogo con l’università ma anche una risorsa per il tessuto imprenditoriale della regione: si apre il cantiere della residenza universitaria Torleone, uno dei 12 collegi di merito della
Fondazione RUI, che dal 2026 avrà una nuova sede nello storico edificio dell’istituto Zoni, al centro della zona universitaria. L’obiettivo - spiega la nota - è quello di restituire a studenti e cittadini un polo culturale nello storico edificio in zona universitaria, per offrire un servizio solo alla persona, ma all’intera comunità e al territorio in cui operiamo, alla luce delle sue forti esigenze di accoglienza abitativa della popolazione studentesca. La
nuova Torleone aprirà le sue porte alla città per l’anno accademico 2026/2027. Giuseppe Ghini, Presidente della Fondazione RUI, ha dichiarato: “
La Nuova Torleone riunisce singolarmente forme antiche e moderne di attenzione del mondo cattolico locale per le esigenze degli studenti dell'università di Bologna, in particolare per studenti fuorisede. Grazie a un impegno congiunto tra istituzioni e enti locali, e alla generosità dell’istituto Zoni e della famiglia Comelli, sarà realizzata questa nuova Residenza che presto aprirà le sue porte alla città di Bologna. Una risposta concreta ai bisogni degli studenti, non solo in termini di offerta residenziale, soprattutto in termini di offerta formativa per la
crescita personale e professionale di ciascuno dei nostri ragazzi”.La collocazione in prossimità di via Zamboni favorirà, da un lato,
la partecipazione degli studenti bolognesi alle iniziative formative e aggregative offerte ai residenti e, dall’altro l’attuazione di sinergie accademiche e culturali con l’Università.
Il sostegno al merito, la diversità e il confronto continueranno ad essere elementi centrali grazie a un ampio ventaglio di agevolazioni assegnate in base al reddito e al merito per far sì che la residenza possa continuare ad essere un luogo accessibile a tutti. Ad oggi, infatti, i residenti provengono da tutta Italia e dall’estero (10% stranieri) con background socio-economici differenti.
P
articolare attenzione sarà posta al tema della sostenibilità ambientale: è previsto un miglioramento di 4 classi energetiche e una riduzione del 70% del consumo energia primaria. Gli impianti saranno progettati con l’obiettivo dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale con un conseguente passaggio da classe G a classe C.
L’edificio Zoni è stato realizzato in epoche diverse ed è tutelato dalla Soprintendenza dei Be Culturali, già da tempo destinato a residenza universitaria. Conserva una testimonianza della storia della città: la Chiesa quattrocentesca di Santa Maria Incoronata. Grazie alla
convenzione con l’Accademia della Belle Arti di Bologna si sta lavorando all’avvio di un ‘cantiere scuola’ degli allievi della Scuola di Restauro che ne valorizzeranno le opere presenti; inoltre il
Comitato per Bologna Storica e Artistica ha avviato una serie di studi per dare visibilità a questo prezioso elemento della città.