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Aeroporti, al via nuova fase di sviluppo sostenibile degli scali italiani

Economia, Trasporti
Aeroporti, al via nuova fase di sviluppo sostenibile degli scali italiani
(Teleborsa) - Qualità del servizio, infrastrutture, decarbonizzazione: sono i temi al centro del Convegno sull’Innovazione e la Sostenibilità negli Aeroporti, tenutosi presso il centro congressi dell'Aeroporto di Bari, cui hanno partecipato il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami, il presidente di ART Nicola Zaccheo, il presidente di ENAC Pierluigi Di Palma, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Una occasione di confronto tra istituzioni, imprese e operatori del settore per fare il punto sulla transizione green e sull’innovazione digitale negli aeroporti europei. Fra i rappresentanti del settore, la presidente dell'ENAV Alessandra Bruni, l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone, il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Maria Vasile ed il direttore Sviluppo & Manutenzione del Gruppo Save Francesco Nucera. L’intervento conclusivo è stato affidato al presidente di Aeroporti 2030 Alfonso Celotto.

L'Estate 2024 ha visto un forte aumento del traffico passeggeri, portando il bilancio dei e nei primi nove mesi del 2024 a quasi 170 milioni, il 13,29% in più rispetto al 2019 e l'11,59% in più rispetto al 2023. Parallelamente, gli aeroporti italiani hanno registrato un significativo aumento del numero di voli, registrando una crescita che ha superato il tasso di crescita medio del traffico aereo europeo, pari a circa il 10%.

Da questi numeri è emersa con sempre più urgenza la necessità di far fronte all’ulteriore incremento dei volumi di traffico previsti nei prossimi anni, mantenendo i più elevati standard di sicurezza, aumentando la qualità del servizio e perseguendo gli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto aereo. Di qui, l’esigenza di una analisi e pianificazione a lungo termine per garantire la sostenibilità e la competitività del settore aeroportuale in Europa.

"Aeroporti di Puglia sta costruendo una nuova strategia non solo nel marketing, nella promozione dell'utilizzo del mezzo aereo per agevolare l'economia e il turismo della regione, ma sta investendo moltissimo nella decarbonizzazione dei propri impianti per limitare le emissioni", ha ricordato il Presidente della Regione Michele Emiliano, aggiungendo "questo consentirà al bilancio delle emissioni della Puglia di rientrare nei parametri che ci sono stati assegnati dagli accordi internazionali".

La Puglia è all'avanguardia nella strutturazione del proprio piano energetico, nella individuazione delle aree idonee per l'installazione degli impianti eolici e fotovoltaici. La Regione che ha dato vita al reddito energetico - ha ricordato il Presidente - un meccanismo che permette alle famiglie più povere di avere finanziamenti per costruire impianti e accumulare in questo modo reddito ulteriore.

"La Puglia, con meno di quattro milioni di abitanti, ha quattro aeroporti funzionanti, ciascuno con una propria specializzazione, ma tutti in grado di realizzare le politiche energetiche che l'Italia si è impegnata a svolgere per abbassare il livello delle emissioni di CO2", ha concluso Emiliano citando i quattro scali di Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie.


Alfonso Celotto
, dal canto suo, ha sottolineato che "Aeroporti 2030 ambisce a consolidarsi come voce autorevole del settore, promuovendo una crescita sostenibile che integri dimensioni ambientali, economiche e sociali".

"Dobbiamo lavorare per attrarre nuove rotte e compagnie aeree - ha sottolineato - sviluppando partnership strategiche e investendo in promozione per rendere i nostri aeroporti sempre più competitivi a livello internazionale. È essenziale anche migliorare l’accessibilità degli scali attraverso collegamenti intermodali con altri mezzi di trasporto, come i treni ad alta velocità".

"L’incremento del traffico aereo, obiettivo ambizioso e necessario per la crescita economica e turistica del Paese - ha concluso Celotto - deve sempre andare di pari passo con l’attenzione alla qualità del servizio offerto ai passeggeri".


Marco Troncone, Ad di Aeroporti di Roma, ha sottolineato che l'impegno del gestore degli aeroporti della Capitale è "quello di contribuire all'impegno complessivo del settore, cioè di arrivare ad un'aviazione ad impatti climatico neutro entro il 2050, ma prima di tutto questo il contributo diretto di Aeroporti di Roma è quello di portare le proprie infrastrutture ad una situazione di emissioni zero entro il 2030".

"Questo obiettivo - ha ricordato Troncone - sarà raggiunto grazie ad un poderoso piano di investimenti, che supera i 200 milioni di euro, e si focalizza, in particolare, sulla generazione di energia rinnovabile e sulla transizione all'elettrico di tutti i veicoli che operano in aeroporto. Il contributo si estende, poi, a tutta la sfera delle emissioni che sono più difficili da abbattere, che sono quelle degli aeromobili, e questo si realizza nella guida della Fondazione PACTA, per la decarbonizzazione del trasporto aereo".

"La Fondazione - ha concluso - riunisce i principali attori del settore aereonautico e del settore energetico italiano per tracciare la strada verso un'aviazione ad emissioni zero".
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