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Petrolio, Arabia Saudita e Russia prorogano tagli. Brent sopra 90 dollari

Energia, Finanza
Petrolio, Arabia Saudita e Russia prorogano tagli. Brent sopra 90 dollari
(Teleborsa) - L'Arabia Saudita e la Russia hanno prolungato di altri tre mesi i tagli unilaterali alla fornitura di petrolio. La mossa, più aggressiva di quanto i trader si aspettassero, hanno fatto subito scattare al rialzo le quotazioni del greggio sui mercati internazionali.

L'Arabia Saudita, leader dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) continuerà a tagliare la produzione di 1 milione di barili al giorno fino a dicembre, secondo una dichiarazione pubblicata dall'agenzia di stampa statale. L’iniziativa manterrà la produzione a circa 9 milioni di barili al giorno, il livello più basso da diversi anni, per sei mesi in totale.

"Questa decisione di taglio volontario sarà rivista mensilmente per valutare se approfondire il taglio o aumentare la produzione", si legge nella dichiarazione, sottolineando che la mossa mira alla "stabilità e l'equilibrio dei mercati petroliferi".

La Russia estenderà invece il taglio volontario delle spedizioni di petrolio verso i mercati mondiali di 300.000 barili al giorno fino alla fine di quest'anno, secondo quanto dichiarato dal vice primo ministro russo Alexander Novak. "Ora la decisione volontaria di ridurre la produzione di petrolio sarà rivista mensilmente per considerare la possibilità di approfondire la riduzione o aumentare la produzione, a seconda della situazione sul mercato mondiale", ha affermato Novak, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax.

La misura di riduzione volontaria delle esportazioni si aggiunge alla riduzione volontaria della produzione petrolifera di 500.000 barili giornalieri annunciata ad aprile, che durerà fino alla fine del 2024, ha affermato. Secondo Novak, la riduzione delle spedizioni di petrolio russo verso i mercati mondiali mira "a rafforzare le misure precauzionali adottate dai paesi OPEC+ per mantenere la stabilità e l'equilibrio sui mercati petroliferi".

Il prezzo dei futures sul WTI mostrano un aumento del 2,08% a quota 87,3 dollari al barile, mentre quelli sul Brent mostrano un rialzo dell'1,51% a 90,3 dollari al barile, alle 15:45 ora italiana.
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