(Teleborsa) - "Un'
edizione molto ricca, quattro giorni intensi, con 160 speaker, tante sessioni, e quel che conta una moltiplicità di opinioni e di contributi da parte di molte imprese nazionali ed estere, istituzioni importanti, centrali e periferiche e di università.
Chiudiamo con un bilancio molto importante che guarda la prospettiva ed è stato un po' come nelle aspettative un'analisi e uno studio del presente per cercare di comprendere il futuro. Bilancio sicuramente positivo, ma questo poi dovranno dirlo le istituzioni, le imprese, le università che hanno partecipato. Noi
abbiamo cercato di trasformare questa conferenza in una piattaforma di contatto e di collaborazione tra questi soggetti. Se questi soggetti dialogano tra loro avremo un rinforzo nella carica di
modernizzazione dell'intero Paese". Lo ha dichiarato
Raffaele Barberio, Ideatore e Direttore ComoLake Conference, al termine di questi quattro giorni dedicati a tecnologia e intelligenza artificiale e pagamenti digitali.
"Abbiamo
84 aziende partner che hanno creduto e investito su questo evento e si tratta della crema dell'industria italiana internazionale. Abbiamo avuto da un punto di vista dei contenuti una ricchezza sorprendente, 160 speaker da tutto il mondo. L'evento in sé presentava già degli elementi estremamente interessanti da un punto di vista del format. Quest'anno, ricordo,
abbiamo avuto una giornata in più. Abbiamo
allestito migliaia di metri quadri e di spazi espositivi che sono stati destinati ad un networking apprezzatissimo dai partner che è una novità per questo tipo di eventi che abbiamo introdotto. Due cene di gala,
tutto gestito attraverso una piattaforma digitale che ha preso in carico sia tutta la parte organizzativa che la parte dei contenuti. Insomma, complessivamente mi sentirei di dire che quando definiscono "Cernobbio Digitale" questo evento siamo vicini alla realtà", commenta
Erminio Fragassa, Presidente Micromegas.
"Il
futuro - prosegue Fragassa - è senz'altro interessante. Come sempre, nelle nostre mani,
dipende dalle scelte che faremo però ho notato che
c'è una grande prudenza anche nell'enfasi di quello che sarà il futuro e lo sviluppo della digitalizzazione. C'è una grande prudenza nel volere che l'uomo abbia sempre un controllo positivo, attento alle esigenze dell'umanità a queste forme evolute che in qualche caso spaventano. Abbiamo letto molti interventi autorevoli sull'intelligenza artificiale, personalmente non ne sono spaventato, però è corretto affermare che
ci sia bisogno di un controllo regolatorio su questi temi che modificano, trasformano il nostro futuro e quello delle generazioni di future, soprattutto".
"Quello che viene fuori è
una dinamica molto bella, attiva, viva e credo che questo vada sottolineato contro tutti quegli aspetti che spesso ci spingono a dire che tutto è fermo e che siamo un paese arretrato, non è vero. Qui abbiamo avuto un'effervescenza di opinioni molto rilevante, il paese è vivo e sta guardando veramente al futuro", conclude
Barberio.