(Teleborsa) -
Si muovo in ribasso le azioni statunitensi, dopo che i
dati macroeconomici hanno mostrato un mercato del lavoro teso, che quindi potrebbe minare gli sforzi della Federal Reserve per rallentare l'inflazione. L'US Bureau of Labor Statistics
ha comunicato che a gennaio si è registrato un
aumento di 517 mila nuovi posti di lavoro (nei settori non agricoli), dato molto superiore al consensus (+185 mila nuovi impieghi), mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 3,4% (aspettative al 3,6%).
Nella conferenza stampa di queste settimana, dopo la riunione in cui il FOMC ha deciso di aumentare i tassi di 25 punti base,
Jerome Powell aveva preso atto dell'attuale rallentamento dell'economia e usato più volte il termine "disinflazione". Ora il forte mercato del lavoro offre alla banca centrale statunitense spazio per
rimanere aggressiva con la sua politica monetaria.
"Tali dati smentiscono la narrativa delle banche centrali e soprattutto le aspettative dei mercati - ha commentato Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia - Il mondo del lavoro statunitense si conferma forte, molto forte, nonostante le mosse restrittive della Federal Reserve. La crescita dei salari si mostra consistente e porterà ulteriori pressioni inflazionistiche. Le
banche centrali, e in particolare la Federal Reserve, dovrà fare ulteriori sforzi per riportare l’inflazione verso l'obiettivo del 2%".
Un peso sul sentiment degli investitori ce lo hanno anche le
trimestrali dei colossi tecnologici,
arrivati ieri sera dopo la chiusura del mercato.
Apple ha sofferto vendite di iPhone più deboli e problemi di produzione in Cina, i risultati di
Alphabet sono stati colpiti dal rallentamento della spesa pubblicitaria online, mentre
Amazon ha segnalato che le prestazioni del suo business cloud chiave sono state leggermente inferiori alle attese.
Tra chi ha diffuso i dati questa mattina,
Cigna (compagnia assicurativa e sanitaria statunitense) ha
comunicato un utile trimestrale sopra le attese e aumentato il dividendo,
Regeneron (azienda statunitense di biotecnologia e biofarmaceutica) ha
registrato una trimestrale oltre le attese nonostante il calo dei medicinali Covid-19, mentre
Aon (big dell'intermediazione assicurativa e riassicurativa) ha
segnalato un free cash flow 2022 al massimo storico.
Il
Dow Jones lima lo 0,28%; sulla stessa linea, l'
S&P-500 perde lo 0,89%, continuando la seduta a 4.142 punti. Depresso il
Nasdaq 100 (-1,66%); con analoga direzione, in ribasso l'
S&P 100 (-0,98%).