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Summit Fao, obiettivo "Fame Zero" entro il 2030. Meloni: Russia riconsideri decisione sul grano

Economia
Summit Fao, obiettivo "Fame Zero" entro il 2030. Meloni: Russia riconsideri decisione sul grano
(Teleborsa) - La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è detta orgogliosa del fatto che il vertice delle Nazioni unite sui sistemi alimentari abbia avuto luogo a Roma che la Fao, il Pam e l'Ifad. "Ringrazio il segretario generale dell'Onu per aver deciso di celebrare questo appuntamento nella Città eterna e il direttore generale della Fao per averci ospitati: per tre giorni Roma è capitale della sicurezza alimentare mondiale", ha dichiarato nel suo intervento al vertice in corso nella sede della Fao, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, da oggi fino al 26 luglio.

L’Italia ha il ruolo non solo di nazione ospite, ma anche organizzatrice e promotrice dell’evento. Tra i temi affrontati il rapporto tra cambiamento climatico e sistemi alimentari, la denutrizione e le malattie legate alla cattiva nutrizione, che riguardano anche il nostro Paese. Obiettivo dei lavori è richiamare l’attenzione sulla sicurezza alimentare, “una crisi a livello planetario” e sulla necessità del coinvolgimento non solo dei Governi ma anche dei Parlamenti nella cooperazione internazionale.

Nel suo intervento Meloni ha poi fatto un appello alla Russia affinché riveda la sua decisione in merito all'accordo sul grano. "Il fatto che la Russia si sia ritirata dall'accordo sul grano non fa che aumentare la crisi sulla sicurezza del grano. La Russia riconsideri la sua decisione", ha dichiarato.

"Ieri l'Italia ha ospitato la conferenza su immigrazione e sviluppo. Il nostro obiettivo è quello di assicurare a tutti il diritto a non dover emigrare, la possibilità di vivere in pace e con dignità nella propria terra. Sono le parole di Papa Francesco e la sicurezza alimentare rappresenta un tassello fondamentale per questo cammino", ha sottolineato Meloni. "Dobbiamo creare un modello di cooperazione non predatorio con i paesi africani per garantire loro la possibilità di vivere delle loro risorse. L'Italia è uno dei paesi più vicini all'Africa, che non è un continente povero ma è pieno di risorse", ha aggiunto.

Per raggiungere l’obiettivo “Fame Zero”, da qui al 2030, secondo l’Agenzia dell’Onu Ifad, sono necessari 400 miliardi di dollari aggiuntivi l’anno di investimenti nei sistemi alimentari. Al momento ci sono ancora 43 milioni di persone rischiano di morire per mancanza di cibo, mentre quelle che sono in crisi alimentare sono tra i 691 e i 783 milioni, 122 milioni in più rispetto al 2019. La cerimonia di chiusura si terrà mercoledì 26 luglio, alla presenza del ministro degli Affari Esteri della cooperazione Internazionale Antonio Tajani e della vice segretaria generale Onu, Amina Mohammed.





(Foto: Warburg, CC BY-SA 3.0)
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