(Teleborsa) -
Brembo, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nella produzione di sistemi frenanti, ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con
ricavi netti consolidati pari a 2.919 milioni di euro, in crescita del 7% (+8,8% a cambi costanti) rispetto ai primi nove mesi dell'anno precedente. L'
EBITDA ammonta a 500,2 milioni di euro (17,1% dei ricavi) e si confronta con 482,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2022 (17,7% dei ricavi). L'
utile netto è di 231,1 milioni di euro, in calo dell'1,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
"I risultati dei primi nove mesi del 2023, approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione, riflettono il trend di crescita di Brembo in un
contesto globale sempre più sfidante - ha commentato il
Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi - Nonostante il generale e sensibile peggioramento dello scenario macroeconomico e geopolitico, Brembo registra ricavi che sfiorano i 3 miliardi di euro, in aumento del 7%, consolidando i già significativi risultati dei primi nove mesi del 2022".
"La società
conferma la capacità di generare flussi di cassa positivi, riducendo al contempo l'indebitamento, pur continuando con i propri ambiziosi programmi di investimento - ha aggiunto - Rimaniamo focalizzati sull'innovazione delle nostre soluzioni e, forti del continuo apprezzamento dei clienti, guardiamo al futuro con fiducia, passione e determinazione".
L'
indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2023 si attesta a 454,1 milioni di euro, in diminuzione di 176,6 milioni rispetto al 30 settembre 2022. Senza gli effetti dell'IFRS 16 l'indebitamento finanziario netto sarebbe 282,4 milioni di euro, in calo di 123,2 milioni rispetto al 30 settembre 2022.
Nonostante il significativo mutamento dello scenario geopolitico e macroeconomico globale e gli effetti degli scioperi indetti dalla UAW (United Auto Workers) negli Stati Uniti, la società
si aspetta per l'anno in corso ricavi in crescita mid-high single digit e conferma margini percentuali in linea con l'anno precedente.