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Giustizia, Nordio difende la riforma: giudici non possono criticare leggi

E' interferenza

Politica
Giustizia, Nordio difende la riforma: giudici non possono criticare leggi
(Teleborsa) - "Il magistrato non può criticare le leggi, come il politico le sentenze. Ascoltiamo tutti, ma il governo propone e il Parlamento dispone. Questa è la democrazia e non sono ammesse interferenze". Lo ha detto il ministro Nordio su Sky Tg24. "E' patologico che in Italia molto spesso la politica abbia ceduto alle pressioni della magistratura sulla formazione delle leggi. Questo è inammissibile".


L' ANM, intanto, ribadisce le sue critiche all'eliminazione dell'abuso ufficio. Ed è il presidente Giuseppe Santalucia a insistere sulle ragioni di fondo. "Il ministro Nordio sembra dimenticare che la riforma del 2020 punisce la violazione dolosa della legge, non di altre norme, quando la legge non consente alcuna valutazione discrezionale: cioè dice al pubblico ufficiale 'deve fare questo o devi omettere di fare quest'altro'. Come si può pensare -dice intervistato da Radio anchio- che un comportamento di questo tipo in palese violazione di legge, fatta per avvantaggiare se stesso o i propri amici o danneggiare altri, possa sfuggire alla norma penale, io sinceramente non capisco".


Nordio ha anche espresso il "rammarico" che Silvio Berlusconi non possa "assistere al primo passo verso una riforma radicale in senso garantista ". "Il reato di abuso d'ufficio è stato modificato varie volte per circoscriverne i limiti, ma sono continuate iscrizioni nel registro degli indagati e informazioni di garanzia che costituivano il vero motivo della paura della firma per cui sindaci e amministratori non firmavano nulla e questo è un grande danno economico che si riversa sui cittadini".

(Foto: Per gentile concessione dell'ufficio stampa di Palazzo Chigi)
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