"
Quattromila posti su ottomila per il sostegno nella scuola primaria sono rimasti vacanti nel nord del Paese. Questo perché, negli ultimi tre anni, le università non hanno bandito un numero sufficiente di posti per coprire il fabbisogno in questa area. Allo stesso tempo, vengono
negati i titoli a chi si specializza all’estero, mentre coloro che hanno ottenuto la specializzazione nelle università italiane non ricevono un’indennità di trasferta per trasferirsi e lavorare fuori sede. Inoltre, esistono
vincoli sulla mobilità. Questi sono tutti temi che
ANIEF denuncia da tempo, chiedendone la rimozione sia nei Tribunali sia presso il Comitato Europeo dei Diritti Sociali". Lo ha dichiarato
Marcello Pacifico, presidente Anief."È necessario rivedere il sistema di
reclutamento. Basti pensare che, su 59.000 candidati per la scuola primaria e dell’infanzia, 32.000 hanno superato la prova scritta, ma, secondo le nuove regole, solo 11.000 potranno accedere all’orale. Di conseguenza,
due candidati su tre, pur avendo superato la prima fase, non potranno proseguire nel concorso. Riteniamo che questo sia un errore e stiamo valutando un possibile ricorso. Inoltre, va sottolineato che anche gli idonei di questa procedura, così come quelli del concorso precedente, non potranno accedere ai ruoli. È necessario riscrivere le regole e introdurre un doppio canale di reclutamento che, da un lato, assuma gli idonei e, dall’altro, stabilizzi i precari delle graduatorie per le supplenze", conclude Pacifico.
"