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Decreto Scuola, le proposte dei dirigenti Udir in Senato per valorizzare la scuola dell'autonomia

Il sindacato Udir presenta dieci proposte di modifica del Decreto Scuola presentato dal Ministro Azzolina, attualmente all'esame della VII Commissione del Senato: dalla revisione dei criteri per la valutazione degli scrutini a quelli per gli esami di stato, dalla tutela della salute del personale e degli studenti alla piena valorizzazione dell’attività di didattica a distanza, a un piano straordinario di mobilità dei dirigenti prima delle prossime immissioni in ruolo.

Per Marcello Pacifico, presidente del sindacato rappresentativo dei dirigenti scolastici, l’emergenza deve valorizzare il ruolo dell’autonomia e il lavoro svolto da tutta la comunità educante.

I dirigenti scolastici - afferma il sindacalista - ritengono che non si debba "sminuire" il ruolo degli organi collegiali, che possono riunirsi a distanza.

"Da quando la didattica a distanza è obbligatoria, è giusto che gli studenti siano monitorati sulle attività di frequenza nelle classi virtuali e che siano anche valutati per i rendimenti che portano avanti. Ed è importante anche recuperare il piano formativo per il prossimo anno per recuperare gli apprendimenti. Anche per l'esame di Stato, il colloquio, seppur in forma semplificata, dovrà riguardare la verifica dei contenuti e delle competenze acquisite".

Secondo Pacifico, "bisogna investire anche sulla scuola e non solo sulla sanità", perché si evitino classi pollaio e si limiti il numero degli studenti a 20 per classe, soprattutto nelle zone rosse.

Un appello anche a favore dei dirigenti scolastici neoassunti, che dovrebbero rimanere nelle sedi assegnate e vacanti per almeno 5 anni. E' giusto che anche questi rientrino in quel piano di mobilità straordinaria valido per tutti i dirigenti scolastici in base all'anzianità di servizio. Infine uno sguardo all'estero, dove bisognerebbe confermare quei dirigenti che vogliano permanere presso le scuole estere.

Da una consultazione di diversi dirigenti scolastici si chiede dunque al Parlamento di valorizzare l’autonomia scolastica e le decisioni degli organi collegiali nella valutazione degli alunni, di non sminuire il valore dell’esame di Stato, di garantire i rimborsi dei viaggi di istruzioni, di istituire classi con 20 alunni nelle zone rosse alla ripresa delle lezioni, di prorogare i contratti dei presidi all'estero e di garantire una mobilità straordinaria per tutti gli altri, anche neo-assunti su tutti i posti vacanti e disponibili.



(Foto: unique hwang / Pixabay)
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