(Teleborsa) -
Stellantis, colosso italo francese dell'automotive, ha
concordato con i sindacati 350 uscite volontarie negli stabilimenti campani di Pomigliano e Pratola Serra. Lo ha reso noto la Fiom-Cgil, che non ha firmato le uscite volontarie, e confermato l'azienda. In particolare, si tratta di 50 persone a Pratola Serra e 300 a Pomigliano.
La Fiom-Cgil non ha firmato "perché
non c'è nessun segnale di controtendenza sull'occupazione, nessuna nuova assunzione e nessun turn over per rigenerare gli stabilimenti", si legge in una nota.
"A Pomigliano l'annuncio della piattaforma Small dal 2028 è stato certamente il frutto delle mobilitazioni delle lavoratrici e dei lavoratori ma, come abbiamo già ribadito, è necessario anticipare quella data - ha detto il sindacato - Anche perché pensare alla nuova Pandina solo nel 2030 significherà avere davanti anni molto difficili. Dopo le quasi 3.600 uscite volontarie dagli stabilimenti italiani nel 2024, a cui si aggiungono le ulteriori 14.000 uscite dal 2015,
continua la strategia aziendale di svuotamento degli stabilimenti anche per il 2025".
"I processi volontari di
accompagnamento alla pensione per i dipendenti con maggiore anzianità aziendale negli stabilimenti di Pomigliano e Pratola Serra sono stati condivisi con le organizzazioni sindacali e sono in linea con i programmi condivisi con il Piano per l'Italia presentato lo scorso 17 dicembre al Mimit e ribadito lo scorso 19 marzo in Parlamento che prevede il ricambio generazionale", spiega Stellantis.
Nell'ambito del piano, Stellantis ha annunciato il mese scorso oltre un centinaio di assunzioni nello stabilimento di
Atessa, in
Abruzzo, a partire dal mese di aprile. In dettaglio, si tratta di
114 giovani con una età media di 31 anni, che avevano già operato nello stabilimento con contratto di somministrazione. I nuovi ingressi in Atessa rientrano in un programma finalizzato al progressivo ricambio generazionale già avviato in Italia da Stellantis nello scorso mese di febbraio quando è stata annunciata a Torino l'assunzione di 117 giovani ingegneri da dedicare ai progetti strategici sul fronte della digitalizzazione, dell'intelligenza artificiale e dell'elettrico.