Facebook Pixel
Milano 9:19
38.122 -1,59%
Nasdaq 28-mar
19.281 0,00%
Dow Jones 28-mar
0 0,00%
Londra 9:19
8.573 -0,99%
22.211 -1,12%

Sostenibilità, Uniontrasporti: logistica acceleri percorso verso maggiore sostenibilità sociale e ambientale

Economia
Sostenibilità, Uniontrasporti: logistica acceleri percorso verso maggiore sostenibilità sociale e ambientale
(Teleborsa) - Uniontrasporti, la società in house del sistema camerale italiano, ha partecipato con il suo direttore Antonello Fontanili al convegno promosso da Economia Pulita a Roma, nella sede del Parlamento Europeo: "Un nuovo paradigma di logistica sostenibile alla luce delle norme che regolano il settore e la filiera".

"Il settore della logistica e del trasporto merci in Italia vale circa 135 miliardi di euro l’anno con un’incidenza sul Pil nazionale dell’8,2%. Nello stesso settore si verifica oltre il 17% di tutti gli infortuni mortali sul lavoro, la produzione di un terzo dei gas climalteranti emessi dall’intero mondo dei trasporti e di quasi la metà degli ossidi di azoto e delle polveri sottili addebitate al solo trasporto su strada. Bastano questi numeri – ha evidenziato Fontanili – a definire l’urgenza di proseguire con più vigore il percorso verso una maggiore sostenibilità sia ambientale sia sociale dell’intero settore, che si traduce anche in una sua maggiore competitività nel mercato globale". "Questo percorso deve trovare sintesi in una governance corretta ed equilibrata delle aziende che punti a obiettivi di sostenibilità rendicontati e certificati in maniera trasparente, mettendo in primo piano – conclude Fontanili - la sicurezza e la qualità del lavoro, la digitalizzazione dei processi, il risparmio energetico, la decarbonizzazione, la compliance e la legalità".

Uniontrasporti da anni conduce un monitoraggio scientifico in ciascuna provincia sulle performance delle infrastrutture logistiche, energetiche e digitali e indagini, interpellando le aziende dei vari distretti territoriali e produttivi, per fare emergere le loro richieste, esigenze, problematiche.

In una recente ricerca condotta nella Regione Friuli Venezia Giulia che, per le sue ottime performance nel settore delle infrastrutture, della logistica e dell’intermodalità, è stata assunta a valido benchmark nazionale emergono le persistenti difficoltà nella transizione digitale e verso la sostenibilità ma anche, contemporaneamente, l’esigenza di proseguirla e incentivarla. Infatti, l’87% degli operatori sono almeno parzialmente d’accordo nel ritenere la sicurezza nella logistica e nel trasporto merci un elemento cruciale sul quale investire e il 75% vede nelle condizioni di lavoro un elemento di forte criticità.

Da non dimenticare come il mondo della logistica, e dei trasporti in particolare, soffra di una perdurante carenza di personale. Il 56% delle aziende si dichiara inoltre completamente d’accordo (la percentuale sale all’84% con quelli almeno parzialmente d’accordo) nel ritenere la sostenibilità ambientale nella logistica e nel trasporto merci un elemento cruciale per la sostenibilità dell’intera filiera produttiva distributiva. Sebbene ancora l’88% delle aziende non sia in grado di stimare la propria impronta carbonica.

Quanto al seguire protocolli o certificazioni di logistica sostenibile o sistemi di gestione ambientale, energetica o di salute e sicurezza sul lavoro, nel Friuli Venezia Giulia a farlo oggi è il 50% delle imprese, tutte caratterizzate dall’avere più di 50 dipendenti.

Tuttavia, a livello sia regionale sia nazionale emerge ancora una contenuta propensione a fare investimenti per migliorare le proprie performance di sostenibilità. Il 45,5% delle imprese interpellate (media nazionale) non ne ha fatto alcuno negli ultimi tre anni, con punte superiori al 50% in alcune regioni (Toscana 59,1%, Friuli Venezia Giulia 55% , Lazio 53,5% ). Se non li ha fatti è perché il 31% di loro ritiene che la sua attività non richieda interventi oppure, il 29,2%, non vi intravede vantaggi rilevanti per la sua impresa. Chi invece li ha fatti si è indirizzato prevalentemente verso la realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile (22,2%) e l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale (20,6%) e di nuovi materiali più sostenibili (12,2%). Stesse le voci per chi ha pianificato o sta ipotizzando investimenti futuri, e anche in questo caso siamo su percentuali intorno al 50% degli interpellati.

Un’ultima riflessione sulla Logistica Collaborativa che punta a piattaforme digitali e asset condivisi, a una trasparente collaborazione tra i vari attori della filiera, a partnerariati strategici, in un’ottica di coopetizione finalizzata ad aumentare competitività e sostenibilità di tutto il comparto, con benefici ambientali, sociali ed economici generalizzati. È un modello che Unioncamere promuove e sul quale sta chiamando le varie imprese e associazioni a confrontarsi attraverso una serie di incontri, i primi due tenuti a Roma e a Padova, presso le locali Camere di Commercio. Il tutto con il supporto dell’Osservatorio Transport Compliance Rating che riunisce imprese, autotrasportatori e aziende logistiche italiane e quello tecnico di Uniontrasporti.
Condividi
```