(Teleborsa) -
Ferrari aggiornerà la propria politica commerciale, "sulla base delle informazioni preliminari attualmente disponibili relative all’introduzione di dazi sulle importazioni di auto di provenienza UE negli USA".
Lo comunica la casa di Maranello con una nota in cui riafferma "il proprio
impegno per garantire la massima attenzione e tutela dei clienti" e con l’obiettivo di garantire loro certezza: "le condizioni commerciali rimarranno invariate per gli ordini di tutti i modelli importati prima del 2 Aprile 2025 e per gli ordini delle seguenti tre famiglie - Ferrari 296, SF90 e Roma – a prescindere dalla data di importazione".
Per i restanti modelli, si legge nella nota, "
le nuove condizioni doganali si rifletteranno parzialmente sul prezzo, fino ad un massimo del 10 per cento di aumento, in coordinamento con la nostra rete di distribuzione".
Sulla base di ciò, Ferrari "conferma che gli obiettivi finanziari per l’anno 2025 restano invariati", con un potenziale rischio di diluizione di 50 punti base sui margini percentuali di redditività (margini percentuali EBIT ed EBITDA).
Il titolo
Ferrari sta portando a casa un progresso dell'1,38%, dopo aver trascorso la prima parte della seduta al ribasso insieme all'andamento negativo registrato dal resto dell'intero comparto auto a livello europeo.
L'andamento del
cavallino rampante di Maranello nella settimana, rispetto al
FTSE MIB, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.
Lo status tecnico di
Ferrari mostra segnali di peggioramento con area di supporto fissata a 377,8 Euro, mentre al rialzo l'area di resistenza è individuata a 397,7. Per la prossima seduta potremmo assistere ad un nuovo spunto ribassista con target stimato verosimilmente a 365,9.