(Teleborsa) - Nel cuore del territorio
Unesco del Prosecco DOCG prende vita la
Comunità Energetica Rinnovabile "Borgoluce", un'importante iniziativa sostenuta da
Enel per
favorire la transizione energetica nelle colline di Conegliano e Valdobbiadene. Il progetto, inaugurato a Susegana (TV) alla presenza di rappresentanti di Confagricoltura e di Enel, prevede l’utilizzo di energia pulita prodotta localmente, contribuendo alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico. Grazie agli incentivi statali del GSE, i membri della CER possono beneficiare economicamente dell'energia autoconsumata virtualmente, rafforzando così un modello di sviluppo più sostenibile per il territorio.
Il progetto è stato avviato da Enel a partire dalla realizzazione di
due impianti fotovoltaici nella stessa tenuta agricola dell’azienda adagiata tra le colline trevigiane tra Venezia e le Dolomiti, con una potenza complessiva di 408 kW. Gli impianti sono inseriti, a loro volta, nella disponibilità della CER della Marca Trevigiana, di cui è già in corso il popolamento presso gli Spazi Enel del territorio. Possono aderire, fra gli altri, sia membri residenziali, sia piccole e medie imprese del territorio. L’energia elettrica prodotta e condivisa viene così messa a disposizione degli aderenti alla Configurazione CER Borgoluce e consentirà a circa 300 membri di ricevere i benefici, anche direttamente in bolletta e di accedere ad una offerta a loro dedicata da Enel di fornitura di energia green.
"Siamo orgogliosi di presentare questa comunità energetica – ha affermato
Lodovico Giustiniani, Presidente di Confagricoltura Veneto e AD di Borgoluce Soc.Agricola - un progetto che rappresenta un passo concreto verso la sostenibilità e l'autosufficienza energetica. Grazie alla collaborazione con Enel, abbiamo installato due impianti fotovoltaici sui tetti della nostra azienda, trasformando così le nostre strutture in una fonte di energia pulita e condivisa. Questo progetto non solo riduce il nostro impatto ambientale, ma rafforza anche il nostro impegno verso un
modello di sviluppo più responsabile e innovativo".
"Le Comunità Energetiche Rinnovabili - ha osservato
Marco Gazzino, Responsabile Comunità Energetiche di Enel - sono un’opportunità per cittadini, piccole e medie imprese e territori, offrendo anche a chi consuma energia la possibilità di prendere parte ai benefici economici e ambientali derivanti da progetti come quello realizzato qui a Borgoluce. Enel – ha concluso Gazzino - promuove la transizione energetica anche attraverso il supporto a iniziative virtuose come questa,
sostenendo lo sviluppo delle comunità energetiche con soluzioni e servizi dedicati. Un impegno che oggi ha portato a oltre 28 MW d’impianti fotovoltaici gestiti, nella disponibilità di comunità energetiche in fase di popolamento in tutto il Paese".
"La produzione di rinnovabili nel settore agricolo - ha sottolineato
Nicola Gherardi, componente della Giunta nazionale di Confagricoltura - è in crescita: lo evidenziano i dati del primo Osservatorio sulle Agroenergie, creato da Confagricoltura con il sostegno di Enel. Nell'ultimo decennio, il valore dell'energia prodotta da fotovoltaico, biogas e biomasse, legata al comparto, è decuplicato,
passando da 231,9 milioni a oltre 2.5 miliardi di euro. L’adesione delle aziende agricole a modelli di condivisione dell’energia rappresenta un’opportunità strategica per aumentare la competitività. Tuttavia, la transizione energetica richiede strumenti adeguati e un forte supporto. Per questo Confagricoltura è impegnata a creare sinergie con partner qualificati e a promuovere attività di informazione e assistenza alle imprese. ConfagriCER mira a potenziare la condivisione energetica tra le aziende agricole, promuovendo l'autoconsumo e incentivando la sostenibilità economica e ambientale".
La Configurazione CER "Borgoluce" usufruisce dei
servizi offerti da Enel per le Comunità Energetiche. Fin dall’inizio l’iniziativa ha riscosso grande interesse presso il pubblico e sono numerose le richieste di adesione, in particolare da parte delle aziende vitivinicole della zona, costituendo un’opportunità di crescita per i piccoli e medi produttori e i consumatori.