(Teleborsa) -
Danieli, gruppo quotato su Euronext Milan e tra i maggiori produttori a livello mondiale di macchine e impianti per l'industria metallurgica, ha chiuso la
semestrale al 31 dicembre 2024 con
ricavi operativi pari a 2 miliardi di euro (-3% rispetto allo stesso periodo del 2023),
EBITDA di 163,3 milioni di euro (+2%) e
utile netto attribuibile al Gruppo di 125,1 milioni di euro (+27%). La
posizione finanziaria netta Adjusted è pari a 672,9 milioni di euro, contro i 663,8 milioni di euro al 30 giugno 2024.
"Si confermano le indicazioni di un calo di redditività nella produzione di acciaio (
Steel Making) e quelle in miglioramento nel settore di progettazione e fornitura di impianti siderurgici (
Plant Making)", commenta la società.
Il
portafoglio ordini del Gruppo risulta ben diversificato per area geografica e per linea di prodotto ed ammonta, al 31 dicembre 2024, a 5.388 milioni di euro (di cui 265 milioni di euro nel settore della produzione di acciai speciali) rispetto a 5.751 milioni di euro al 30 giugno 2024 (di cui 296 milioni di euro per acciai speciali), e non include l'importante contratto di circa 1 miliardo di euro con un cliente svedese (dove Danieli è stato selezionato quale preferred supplier) e che entrerà in vigore per fasi a partire da maggio 2025 con il progressivo perfezionamento del pacchetto finanziario e regolatorio correlato.
Secondo Danieli, è "presumibile che i
prossimi sei mesi saranno ancora caratterizzati dall'attuale trend e che per il Gruppo Danieli continui la compensazione tra i risultati delle attività di steel (prevista comunque in buon miglioramento) e plant making (prevista in tenuta con buoni margini) consentendo di confermare le previsioni di chiusura dell'esercizio 2024/2025 e di configurare quelle per l'esercizio 2025/2026 che hanno l'obiettivo di mantenere e possibilmente migliorare i risultati ora previsti per l'esercizio che si chiuderà al 30 giugno 2025".