(Teleborsa) - "L'Annuario della televisione da cinque anni fotografa l'evoluzione del sistema audiovisivo italiano in un periodo di grandissime trasformazioni. Sta veramente cambiando tutto in relazione per esempio all'ingresso delle smart tv, delle televisioni connesse che ormai raggiungono più della metà della popolazione italiana. E noi, ogni anno, mappiamo in dettaglio i cambiamenti e le tendenze.
Oggi abbiamo presentato le ultime tendenze relative all'Annuario 2025, attualmente in lavorazione. Molte tendenze degli anni passati si confermano: la televisione rimane centrale nonostante la forte competizione del mondo digitale. I contatti tra televisione e digitale sono simili, ma il tempo dedicato dagli italiani alla visione rimane nettamente a favore della televisione". È quanto ha affermato
Massimo Scaglioni, professore ordinario di Storia ed economia dei media e direttore del Ce.R.T.A. (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi) presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, curatore dell'
Annuario della televisione, in occasione dell'
evento "Multipolarità. Televisione e streaming verso il mercato maturo", svoltosi questa mattina presso presso la Biblioteca del Senato "Giovanni Spadolini". "Analizzando il benchmark internazionale, – sottolinea
Scaglioni – l'Italia appare come un'eccezione: la nostra televisione, definita resiliente, continua a mantenere una posizione centrale. In Gran Bretagna e negli Stati Uniti, invece, lo streaming e i social media hanno superato la tradizionale fruizione televisiva. È importante comprendere se questa eccezione italiana persisterà nei prossimi anni e quali siano le ragioni che rendono la nostra televisione così significativa per gli spettatori italiani".