(Teleborsa) -
Poco mosse le Borse asiatiche, con gli
investitori che attendono chiarezza sui dazi statunitensi che dovrebbero entrare in vigore il prossimi 2 aprile. Il prossimo round di dazi potrebbe essere infatti più mirato rispetto ai precedenti annunci di Trump, colpendo solo alcuni paesi.
Intanto,
Morgan Stanley ha
aumentato le sue previsioni del PIL 2025 per la Cina al 4,5% alla luce dei solidi dati sull'attività tra gennaio e febbraio. "Aumentiamo le nostre previsioni del PIL 2025 di 50 bps al 4,5% su un punto di partenza più forte del previsto e un solido slancio di capex, in linea con il consenso", hanno scritto gli analisti in una nota.
Sul fronte macroeconomico, l'indice
PMI manifatturiero del Giappone di marzo 2025,
pubblicato da S&P Global ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 48,3 punti, rispetto ai 49 di febbraio e ai 49,2 attesi dagli analisti.
Debole il listino di
Tokyo (-0,18%), con il
Nikkei 225 che si attesta poco sotto valori della vigilia. Giù anche
Shenzhen (-0,30%), mentre sale leggermente
Shanghai (+0,15%).
Consolida i livelli della vigilia
Hong Kong (+0,04%); sotto la parità
Seul, che mostra un calo dello 0,42%. Buona la prestazione di
Mumbai (+1,21%); sulla parità
Sydney (-0,01%).
Moderatamente al rialzo la prestazione dell'
Euro contro la valuta nipponica, che scambia con una variazione percentuale dello 0,45%. Composto rialzo per l'
Euro nei confronti della divisa cinese, che si muove con un guadagno dello 0,35%. Sostanziale invarianza per l'
Euro contro il Dollaro hongkonghese, che passa di mano con un trascurabile +0,23%.
Il rendimento dell'
obbligazione decennale giapponese è pari 1,55%, mentre il rendimento del
titolo di Stato decennale cinese scambia 1,91%.