(Teleborsa) - Frena anche a febbraio il superindice USA. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 101,1 punti in calo dello 0,3% rispetto al mese precedente, quando aveva registrato un -0,2%, e contro il -0,2% atteso dagli analisti.
La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,3% a 114,7 punti, mentre la componente sulle aspettative future è cresciuta dello 0,4% a 119,1 punti.
L'indice statunitense - ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager del Conference Board -"continua a indicare venti contrari in arrivo". "Le aspettative dei consumatori sulle future condizioni aziendali sono diventate più pessimistiche. Questa è stata la componente che ha pesato di più sull'indice a febbraio", rileva l'esperto, aggiungendo "data la sostanziale incertezza politica e il notevole calo del sentiment e della spesa dei consumatori dall'inizio dell'anno, attualmente prevediamo che la crescita del PIL reale negli Stati Uniti rallenterà a circa il 2,0% nel 2025".