(Teleborsa) - Le conclusioni sull'
Ucraina sono state adottate a 26 al
vertice Ue di Bruxelles, secondo la stessa modalità del Consiglio straordinario di due settimane fa. È stato così aggirato il
veto dell'Ungheria di Orban. "L'
Unione Europea mantiene il suo approccio di ‘
pace attraverso la forza’, che richiede all'Ucraina di essere nella posizione più forte possibile, con le sue solide capacità militari e di difesa come componente essenziale", hanno affermato i leader Ue nelle conclusioni a 26.
"In linea con questo approccio, l'Ue rimane impegnata, in coordinamento con i partner e gli alleati che condividono lo stesso approccio, a fornire un ulteriore sostegno globale all'
Ucraina e al suo popolo, nell'esercizio del suo diritto intrinseco all'
autodifesa contro la guerra di aggressione della
Russia", hanno aggiunto.
"Qualsiasi
cessate il fuoco è benvenuto perché salva vite, ma è essenziale che un cessate il fuoco apra la strada a una pace giusta in Ucraina", ha intanto dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite,
Antonio Guterres, in un punto stampa insieme al presidente del Consiglio europeo
Antonio Costa. "E una pace giusta in Ucraina è una pace che rispetta la Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza, in particolare sull'integrità territoriale dell'Ucraina", ha aggiunto.
Il Consiglio europeo ha inoltre affermato di deplorare "la rottura del
cessate il fuoco a
Gaza, che ha causato un gran numero di vittime civili nei recenti attacchi aerei" e "il rifiuto di
Hamas di consegnare gli ostaggi rimasti". "Il Consiglio europeo – si legge nelle conclusioni sul
Medio Oriente adottate dai leader – chiede un immediato ritorno alla piena attuazione dell'accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi".
I leader europei hanno evidenziato "la necessità di progredire verso la sua
seconda fase, in vista della sua piena attuazione che porti al rilascio di tutti gli ostaggi e alla fine definitiva delle ostilità. Il Consiglio europeo ricorda l'importanza di un accesso senza ostacoli e di una distribuzione sostenuta di
assistenza umanitaria su larga scala all'interno e in tutta Gaza. Tale accesso e distribuzione, nonché la fornitura di elettricità a Gaza, anche per gli impianti di desalinizzazione dell'acqua, devono essere ripresi immediatamente".