(Teleborsa) -
Nessuna sorpresa dalla Federal Reserve che ha lasciato i tassi di interesse fermi all'intervallo
4,25-4,50% , affermando che l'attività economica ha continuato ad espandersi a un ritmo sostenuto, il tasso di disoccupazione si è stabilizzato a un livello basso negli ultimi mesi e le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide, mentre la riduzione rimane "piuttosto elevata".
"L' incertezza sulle prospettive economiche è aumentata - si legge nelle dichiarazioni rilasciate al termine della riunione - Il Comitato è attento ai rischi per entrambe le parti del suo doppio mandato".
"Non dobbiamo avere fretta di modificare la nostra posizione di politica monetaria e siamo ben posizionati per attendere una maggiore chiarezza", ha affermato il presidente della Fed, Jerome Powell, nella conferenza stampa che ha seguito la decisione di lasciare i tassi invariati e di rallentare il ritmo del quantitative tightening a partire da aprile.
"I partecipanti (al FOMC, ndr) h
anno espresso le loro valutazioni individuali di un percorso appropriato per il tasso in base a ciò che ogni partecipante ritiene essere lo scenario più probabile per il futuro - ha raccontato - E, lo ammetto, è un esercizio impegnativo in questo momento. Alla luce di una notevole incertezza, il partecipante mediano prevede che il livello appropriato del tasso sarà del 3,9 percento alla fine di quest'anno e del 3,4 percento alla fine dell'anno prossimo, invariati rispetto a dicembre. Mentre queste previsioni individuali sono sempre soggette a incertezza, l'incertezza oggi è insolitamente elevata".
"Come previsto, la
Fed ha adottato un tono cauto nella riunione di questo mese, rimanendo in attesa di chiarimenti sulle prospettive di crescita e sulle modifiche alla politica commerciale. Le revisioni delle proiezioni dei membri del FOMC lasciano in qualche misura la sensazione di un'atmosfera da "stagflazione", con previsioni di crescita e inflazione che si muovono in direzioni opposte. Per il momento la Fed è in modalità
"wait and see", per verificare se il recente rallentamento della crescita si trasformerà in qualcosa di più serio", questo il commento di Whitney Watson, global co-head and co-chief investment officer of Fixed Income and Liquidity Solutions di Goldman Sachs Asset Management.
La Fed mantiene i tassi invariati, così come le aspettative sul percorso futuro, nonostante la parola chiave di questo meeting dovrebbe essere "incertezza”: è il commento di
Bret Kenwell, US Investment analyst di eToro,
Gli investitori - prosegue l'analisi - potrebbero chiedersi perché la Fed preveda ancora due tagli dei tassi nel 2025, anche se le ultime previsioni economiche includono una riduzione della crescita del PIL e un aumento delle aspettative di inflazione per il 2025, fattore su cui, per ammissione della Fed stessa, le tariffe hanno un ruolo centrale.
In questo senso, i potenziali dazi del 2 aprile si profilano come una minaccia.Per il momento, "le azioni sono in rialzo sulla base di questa notizia, poiché i titoli continuano a riprendersi da una condizione di evidente ipervenduto. Nei giorni e nelle settimane a venire, gli investitori dovrebbero tenere d'occhio i rendimenti dei Treasury a 10 anni. Se i rendimenti dei Treasury continueranno a scendere, potremmo assistere a un ulteriore rally dei titoli a dividendo, delle utility e di altri asset sensibili ai rendimenti. Inoltre, se il settore tecnologico continuerà a rimbalzare - anche se si tratta solo di un rimbalzo a breve termine - potrebbe alimentare un più ampio rimbalzo generale dei titoli statunitensi, visto il calo sproporzionato che abbiamo registrato in questo gruppo".