(Teleborsa) - Nuovo strappo al rialzo per l'
oro, che vola su
nuovi massimi storici. Una costante ormai per il metallo prezioso che non fa che aggiornare i massimi da qualche tempo, in scia all'
aggravarsi delle tensioni geopolitiche ed alla
guerra commerciale avviata dal Presidente americano Donald Trump.
Il prezzo dell'oro si rafforza sopra i 3.000 dollariQuesta mattina, il valore dell'oro ha toccato un
massimo di 3.052 dollari l'oncia, il picco di ogni tempo, per poi assestarsi sui
3.041,7 dollari/oz, attorno ai livelli della vigilia. La rottura del tetto dei 3.000 dollari risale alla scorsa settimana, quando il prezioso ha oltrepassato questo livello psicologico. La performance dell'ultima settimana fa segnare un +3% in linea con la performance mensile, mentre la differenza
da inizio anno registra un +15%.La corsa ai beni rifugioCopiosi acquisti si sono riversati sull'oro in
risposta al crac dei mercati, avvenuto la scorsa settimana, per le
preoccupazioni di una recessione a livello globale. In qualità di
asset rifugio per eccellenza, l'oro ha catalizzato deflussi dall'azionario e da altri mercati, anche quello degli asset digitali, che di recente si erano mosso in controtrend.
Le preoccupazioni per i daziAd aggravare le preoccupazioni per una possibile recessione dell'economia USA contribuisce la
politica protezionistica messa in atto dal Presidente Donald Trump, che si traduce nell'imposizione di dazi nei confronti dei principali partner commerciali e nell'imposizione di dazi reciproci. Una politica che rischia di far impennare l'inflazione,
legando le mani alla Fed, proprio mentre l'economia USA finisce in recessione.
Si attende proprio
questa sera la riunione della banca centrale americana, che sicuramente confermerà l'attuale livello die tassi. Più attenzione sarà riservata alle
previsioni economiche aggiornate dello staff ed a quello che dirà il
Presidente Powell in conferenza stampa.