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Meloni, momento decisivo per destino dell'Occidente

vincere sfida competizione e non essere gregari, ha detto la Presidente del Consiglio in Senato in vista del Consiglio Europeo

Economia
Meloni, momento decisivo per destino dell'Occidente
(Teleborsa) - "Ci troviamo alla vigilia di un Consiglio europeo che cade in un momento estremamente complesso per le vicende globali, e allo stesso tempo decisivo per il destino dell'Italia, dell'Europa dell'Occidente". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista, appunto, del Consiglio europeo, in programma giovedì e venerdì.



Spero che affrontiamo tutti questo appuntamento "consapevoli del tempo grave che stiamo attraversando" e che "si possa ragionare insieme di quali siano le scelte migliori" per il nostro Paese. È importante che questo Consiglio segni passi avanti concreti per vincere la sfida della competizione e non condannarci a essere gregari".

"Se l'Europa pensa di sopravvivere pretendendo una iper-regolamentazione" allora "semplicemente non sopravviverà", ha detto parlando della questione della competitività. "È la politica - ha aggiunto - che deve tracciare la rotta. Faremo di tutto perché l'europa non sia soffocata dalle sue stesse regole".

"Intendiamo impedire che il Green Industrial Deal si trasformi in un nuovo Green Deal con un nome diverso". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo, sottolineando che "la prima azione non può non riguardare settore dell'auto. Insieme alla Repubblica Ceca abbiamo depositato un documento di lavoro oggi sostenuto da numerosi stati membri".

Non è formalmente all'ordine del Consiglio europeo il tema dei dazi e dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti, ma ovviamente è punto da tenere in grande considerazione, soprattutto per una Nazione esportatrice e da molti anni in surplus commerciale come l'Italia", prosegue Meloni. "Al momento - ha aggiunto -, l'Amministrazione Trump ha deciso di riattivare, lo scorso 12 marzo, i dazi sulle importazioni dall'Unione europea di acciaio, alluminio e determinati prodotti derivati. Dazi che erano stati attivati nel 2018, e poi sospesi nel 2021. Gli Stati Uniti hanno, inoltre, annunciato la possibilità di attivare il prossimo aprile ulteriori dazi su altri comparti, di cui ancora non sono noti i dettagli. La Commissione europea ha risposto all'entrata in vigore delle misure statunitensi annunciando delle contromisure di riequilibrio, alcune delle quali scatteranno il primo aprile, mentre altre sono attualmente allo studio e dovrebbero entrare in vigore successivamente. Il quadro è pertanto complesso e in costante evoluzione, tenuto conto che gli Stati Uniti hanno attivato misure simili anche nei confronti di altre nazioni".

Nel conflitto tra Russia e Ucraina "è lo stallo sul campo che oggi può portare ai negoziati della pace e penso si debba rivendicare con orgoglio il sostegno compatto e determinato al popolo ucraino. Dunque salutiamo positivamente questa fase e sosteniamo lo sforzo avviato dal presidente Trump".

L'Italia considera la proposta di cessate il fuoco concordata a Gedda un primo significativo passo che deve portare a una pace giusta e duratura" per l'Ucraina ponendo "solide ed efficaci garanzie di sicurezza per l'Ucraina, per l'Europa e anche per i nostri alleati americani che non possono permettersi di siglare un accordo violabile", ha detto Meloni sottolineando che si è trattato di "un passo in avanti che va sostenuto compattamente rimettendo" ora alla "scelta russa" da cui ci si aspettano "concreti e rapidi passi nella stessa direzione".

"Ritengo che ReArm europe sia un nome fuorviante per i cittadini perché siamo chiamati a rafforzare le nostre capacità difensive ma oggi questo non significa acquistare banalmente armamenti" ma innanzitutto "semmai produrli" e ancora "rispetto al semplice potenziamento degli arsenali" anche "operatività, servizi essenziali, infrastrutture energetiche, catene di approvvigionamento: tutte cose che non si fanno semplicemente con le armi. Senza questo approccio non c'è difesa".
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