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Milano, chiuse indagini su attivazione illecita di servizi di telefonia: business milionario

Economia, Telecomunicazioni
Milano, chiuse indagini su attivazione illecita di servizi di telefonia: business milionario
(Teleborsa) - La Procura della Repubblica di Milano ha comunicato che è in corso di notificazione l'avviso di conclusione delle indagini per 12 indagati (in concorso con altre 3 persone per le quali la rispettiva posizione era già stata definita con patteggiamento) per il reato di frode informatica.

Tramite attività di perquisizione, ispezioni informatiche e innovative tecniche di analisi sviluppate nel tempo sono stati ricostruiti i passaggi attraverso i quali gli utenti dell'operatore telefonico TIM si sono visti addebitare, per il periodo 2017/2020, importi non dovuti per attivazioni indebite di servizi premium cosiddetti VAS (Value AddedService) sul proprio dispositivo mobile. Nello specifico, le investigazioni hanno disvelato come fosse sufficiente visitare una pagina web con il proprio cellulare, talvolta con l'inganno di fraudolenti banner pubblicitari, per ritrovarsi istantaneamente - senza far nulla - abbonati a servizi (di regola afferenti a giochi o suonerie) che prevedono il pagamento di un canone settimanale di 5 euro.

Un business da svariati milioni di euro per diversi CSP (Conlent Service Provider titolari dei servizi VAS, tra i quali anche una società spagnola) che ha tratto ulteriore profitto anche dalle attivazioni su schede SIM usate tra macchine per lo scambio di dati, senza intervento umano.

A seguito di consulenza tecnica e contabile è stato possibile calcolare - al netto dell'IVA - anche i profitti conseguiti sia dall'operatore telefonico (pari a 102.593.688,96 euro per TIM) sia dagli HUB tecnologici/aggregatori di CSP (pari a 12.030.557,53 euro per Engineering e 2.910.424,14 euro per Reply): ed infatti era previsto contrattualmente che Tim, Engineering e Reply trattenessero una percentuale (fino al 45%) di quanto addebitato all'utente, per poi trasferire al CSP la residua parte.

Il filone investigativo, pur connotandosi per peculiari elementi di prova, trae origine da precedenti indagini dalle quali era emerso analogo sistema di frode a danno degli utenti dell'operatore telefonico WindTre, con il coinvolgimento di altre società CSP/HUB tecnologici, si legge in una nota firmata dal Procuratore della repubblica Marcello Viola.

Le persone sottoposte alle indagini (tra le quali, all'epoca dei fatti, 2 dipendenti di TIM, 5 dipendenti di Engineering e 1 dipendente di Reply, tutti nelle rispettive qualità di referenti per i servizi VAS delle società o comunque aventi un ruolo, anche tecnico, in tale specifico settore) sono da ritenersi innocenti fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.
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