(Teleborsa) - "In relazione al quesito posto, vorrei rassicurare gli onorevoli interroganti che per quanto riguarda
i nuovi progetti eolici menzionati, verranno presi in considerazione nell’ambito dei singoli procedimenti di
valutazione ambientale, svolti a seconda della potenza dell’impianto in sede regionale o statale, le esigenze di tutela del patrimonio culturale, delle aree agricole e forestali, della qualità dell'aria e dei corpi idrici, e gli ipotetici impatti significativi sulle componenti ambientali e sul paesaggio, o la necessità di misure di mitigazione in relazione alla localizzazione degli impianti".
Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica,
Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto oggi alla Camera dei Deputati durante il
Question Time, rispondendo a un'interrogazione a risposta immediata presentata dagli
onorevoli Bruzzone,
Molinari e altri esponenti della Lega. Nel corso della seduta, l'onorevole Bruzzone ha illustrato l'interrogazione, per poi replicare alle dichiarazioni del ministro. L’interrogazione riguardava i progetti per la realizzazione di
impianti eolici nella provincia di Savona.
"Resta ferma la necessità di agevolare in ogni modo gli interventi di repowering sugli impianti eolici esistenti che consentono di aumentare considerevolmente la capacità installata, minimizzando al contempo gli impatti sul territorio.
In ogni caso è utile ricordare come il decreto sulle aree idonee consentirà alle Regioni una corretta ed oculata
programmazione di installazione di impianti a fonti rinnovabili nei relativi piani energetici, in modo tale da raggiungere i target di nuova potenza di installato al 2030 secondo quanto previsto dal Piano nazionale integrato energia e clima.
Si precisa, inoltre, che la non idoneità delle aree non preclude a priori la realizzazione degli impianti ma determina unicamente la mancata adozione di un iter accelerato delle valutazioni, che è invece riservato per gli impianti ricadenti nelle zone identificate come idonee. Per concludere, nell’ambito delle attività di monitoraggio sull’attuazione di quanto previsto dal decreto aree idonee, il Ministero dell’ambiente sull’attuazione della normativa
vigilerà sul corretto raggiungimento degli obiettivi previsti per le singole Regioni, nel rispetto della tutela del paesaggio e della salvaguardia ambientale", prosegue il ministro.