Facebook Pixel
Milano 17:35
38.557 +1,33%
Nasdaq 20:49
19.238 -0,21%
Dow Jones 20:49
41.723 -0,66%
Londra 17:35
8.635 +0,61%
Francoforte 17:35
22.540 +1,70%

Welfare sanitario, Gamberini (Legacoop): la riforma del welfare sanitario indebolirebbe la medicina territoriale

Economia, Salute e benessere
Welfare sanitario, Gamberini (Legacoop): la riforma del welfare sanitario indebolirebbe la medicina territoriale
(Teleborsa) - "L’ipotesi formulata per la riforma del sistema sanitario, con la previsione del passaggio dei Medici di Medicina Generale alle dipendenze del Servizio Sanitario Nazionale per farli lavorare nelle Case della Comunità, indebolirebbe la medicina territoriale in un momento nel quale è invece necessario rafforzare questo fondamentale presidio di prossimità".

A dirlo è Simone Gamberini, presidente di Legacoop, condividendo la preoccupazione espressa da Sanicoop, il settore di Legacoop che riunisce cooperative di Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, con oltre 5.000 medici associati e 7 milioni di pazienti in carico.

"Tutti i dati -prosegue il presidente di Legacoop- confermano un aumento delle fragilità e delle disuguaglianze: in questo contesto di emergenza sociale, che continuerà a peggiorare, il rafforzamento della sanità di prossimità, che vede protagonisti i Medici di Medicina Generale insieme agli altri professionisti sanitari, diventa fondamentale. Trasformare il loro rapporto di lavoro in dipendenti ad ore all’interno delle Case della Comunità, significherebbe cancellare la diffusione capillare degli studi medici sui territori che, soprattutto nelle aree rurali, rappresentano un punto di riferimento per le Comunità dando risposta, in particolare, ai bisogni delle persone anziane".
Senza dimenticare che andrebbero persi elementi centrali della professione, ovvero il rapporto di fiducia con i propri assistiti, la continuità assistenziale e la domiciliarità.

"Siamo d’accordo -conclude Gamberini- con gli investimenti previsti della Missione Salute del Pnrr nella direzione di rafforzare la sanità di prossimità attraverso le Case della Comunità, Ospedali di Comunità e Aggregazioni Funzionali Territoriali oltre allo sviluppo della telemedicina; ma riteniamo che questa bozza di riforma vada nella direzione opposta, lasciando queste strutture vuote di personale e territori senza medici. Servirebbe invece valorizzare ed investire sul personale sanitario del nostro Servizio Sanitario Nazionale per rafforzare la Sanità pubblica".
Condividi
```