(Teleborsa) - Entro il
14 marzo, si prevede di individuare la
migliore offerta per l'acquisto degli stabilimenti dell'ex Ilva, con l'intento di accelerare il processo di vendita. Questa tempistica è emersa dopo l'incontro odierno a Palazzo Chigi, tra i Ministri competenti Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Maria Elvira Calderone (Lavoro), Tommaso Foti (Politiche europee, il Sud e Pnrr), Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza energetica), Giancarlo Giorgetti (Economia) in collegamento da Città del Capo per il G20, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, insieme ai tre commissari Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta e Davide Tabarelli. La riunione, definita 'interlocutoria', ha servito a delineare gli scenari possibili, ma l’istruttoria non è ancora conclusa.
Successivamente al 14 marzo, termine per la scelta dell’offerta migliore, si procederà con la
convocazione di tavoli con le parti sociali. L'obiettivo è avviare le procedure di vendita entro la fine di maggio o i primi di giugno. L’offerta della Baku Steel Company, azienda azera, è attualmente in pole position, grazie alla solidità delle risorse finanziarie (superiori a 1 miliardo) e alla garanzia sui livelli occupazionali.
L’offerta della
Jindal Steel International, azienda indiana, proposta per 600 milioni, presenta alcune criticità, soprattutto in relazione ai ritardi nel piano industriale. La terza offerta, quella del fondo americano Bedrock Industries, è considerata seria, ma meno competitiva rispetto alle altre due. Sebbene i livelli occupazionali sarebbero garantiti a cinque anni dall'acquisto, nella fase iniziale si registrerebbero riduzioni dei posti di lavoro.