(Teleborsa) - In Italia si potrebbero
risparmiare dai 3 ai 5 miliardi di euro di
bolletta energetica per
aiutare famiglie e PMI, che stanno accusando particolarmente le ripercussioni dei recenti aumenti dei prezzi di gas ed elettricità, sicuramente più le società energivore, che già godono di aiuti ad hoc. Un
taglio della bolletta energetica, appunto, sarebbe
possibile con pochi accorgimenti, ad esempio consentendo alle imprese di "
contrattualizzare a medio periodo l'energia da impianti rinnovabili" e
rinnovando gli impianti eolici e fotovoltaici più vecchi.
Lo ha sottolineato
Gianni Armani, Presidente di Elettricità Futura, l'associazione che rappresenta circa 500 imprese operanti nel settore energetico.
Armani ha spiegato che la prima soluzione, quella di usare
contratti più lunghi, consentirebbe alle imprese di
"avere prezzi più bassi e stabili", mentre rinnovando gli impianti eolici e fotovoltaici esistenti, si otterrebbe il "duplice vantaggio di
evitare impatti ambientali aggiuntivi e aumentare la disponibilità di energia", in quanto "un pannello solare di oggi produce fino a tre volte in più di quelli di 15 anni fa".
Questi due accorgimenti - ha sottolineato Armani - consentirebbero all'Italia di
risparmiare dai 3 ai 5 miliardi di euro, offrendo al governo un importante
contributo per il decreto Energia su cui sta lavorando, per
ridurre le bollette a famiglie e PMI. Le società
energivore - ha ricordato il manager - hanno
già tanti sussidi per abbassare il prezzo dell'energia, come l'interconnector, l'interrompibilità, il rimborso CO2 e da poco l'energy release.
L'Italia sta accusando particolarmente l'impatto degli aumenti dei prezzi del gas, più di Francia e Spagna, poiché è "un importatore netto di energia". "Per abbassare il prezzo - ha aggiunto il Presidente di Energia Futura -
servono più rinnovabili, ma in questo Paese è
difficilissimo farle a causa di veti e burocrazia".
(Foto: Johanna Montoya on Unsplash)