(Teleborsa) - "Abbiamo chiuso il 2024 con una leggera crescita sui ricavi, però una crescita importante in termini di EBITDA margin, attestandoci al 27%.
È stato un anno impegnativo, perché è stato l'anno del consolidamento dell'acquisizione di TWT, è stato l'anno in cui veramente abbiamo creato un'unica azienda tra quella che era la la vecchia azienda TWT a Milano e Unidata a Roma". Lo ha detto a Teleborsa
Roberto Giacometti, CFO e Investor Relations Officer di
Unidata, in occasione della EnVent Winter Conference "Call for Growth".
"Il 2025 parte bene parte, in linea con il 2024 che comunque è stato un anno soddisfacente, e
contiamo di riprendere la crescita che non si è vista nell'ultimo anno, perché ormai il consolidamento della fusione con TWT si è realizzato pienamente", ha aggiunto.
"Il consolidamento del mercato lo stiamo vedendo oggi tra i grandi player, vedi la divisione tra
TIM e Fibercop, vedi l'operazione che è stato conclusa da parte di
Swisscom attraverso Fastweb su Vodafone Italia, vedi tutte le voci che ci sono in termini di consolidamento tra Open Fiber e Fibercop - ha detto Giacometti - Sicuramente
tutto questo scenario che sta mutando al livello delle grandi comporterà delle riflessioni anche per le aziende di piccola e media dimensione quale può essere Unidata".
"L'abbiamo detto sia il presidente Brunetti sia io in occasione del risultati del primo semestre 2024: sicuramente Unidata non starà a guardare questa fase di consolidamento, sicuramente
Unidata vorrà essere consolidatore, vorrà essere il first mover in un'operazione di consolidamento nei confronti delle piccole", ha sottolineato.
"Anche perché oggi tra le piccole società, perché ci reputiamo ancora tali, siamo le più grande in termini di fatturato, in termini di risorse, in termini di EBITDA, in termine di
produttività pro-capite, e siamo l'unica azienda del segmento STAR di Borsa Italiana", ha detto il CFO.
Giacometti vede i Data Center come "una grandissima opportunità". "Non a caso nel 2022 abbiamo annunciato un'iniziativa insieme ad
Azimut per la realizzazione di un Data Center a Roma da 20 MW - ha raccontato - È
un'iniziativa che contiamo di portare di portare a termine nel corso del 2025, ci sono stati dei ritardi nell'acquisizione degli spazi per la costruzione del Data Center, non è semplice trattandosi di Roma, però ormai abbiamo individuato le aree, abbiamo individuato anche la location dove costruire il Data Center, quindi è molto importante".
"Ciò non di non di meno noi abbiamo due Data Center più piccoli - uno a Roma e uno a Milano - e intendiamo comunque irrobustire anche questi Data Center che per noi costituiranno degli Edge Data Center attraverso il quali erogare prevalentemente servizi di Cloud ai nostri clienti - ha proseguito - Il sistema dei Data Center è sicuramente un sistema in fase di evoluzione, un sistema che nella zona di Roma ad oggi vede una piccola quantità di Data Center - perché di grandi Data Center ce n'è solo uno che è quello di Aruba e il nostro dovrebbe essere il secondo, Milano invece ha una più alta concentrazione - però gli Edge Data Center sono molto importanti, non tanto per fare colocation come fanno i grandi ma per fare servizi Cloud e per dare servizi ai clienti anche in termini ad esempio di Disaster Recovery, ne abbiamo due - uno Roma e uno Milano - uno può servire da Disaster Recovery per l'altro. Quindi
crediamo molto nei Data Center, sono sicuramente uno degli asset su cui si fonda il nostro piano 2025-27".