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Intel torna a correre su voci vendita: possibile uno spezzatino

Finanza
Intel torna a correre su voci vendita: possibile uno spezzatino
(Teleborsa) - Impennata di Intel al Nyse, sulle voci sempre più insistenti di vendita delle attività del colosso dei chip in crisi. Questa volta si parla di Broadcom e della taiwanese TSMC.

Stando a quanto scrive il Wsj, citando persone che hanno familiarità con la questione, Broadcom potrebbe prendere in considerazione un'operazione per il segmento di progettazione e marketing dei chip Intel, mentre Taiwan Semiconductor sarebbe interessata a una partecipazione o al controllo completo delle fabbriche di semiconduttori. Le società non avrebbero ancora presentato offerte e le trattative sarebbero ancora in gran parte informali. Le voci che mettono Intel al centro di possibili transazioni di finanza straordinaria non sono nuove. Lo scorso autunno, Cnbc aveva parlato di un possibile interesse di Qualcomm per una potenziale acquisizione.

Il rialzo poderosi al Nyse: una goccia nel mare

Nella giornata di ieri, un tranquillo rientro in operatività dopo un lungo weekend festivo, le azioni Intel si sono messe in luce con una performance stellare, ma migl8iore da marzo 2020. Il titolo, infatti, ha chiuso gli scambi a 27,39 dollari per azione, in rialzo del 16,06% rispetto alla valutazione di venerdì scorso.

Con il rialzo di ieri, il titolo porta la performance da inizio anno a +36,6% ed il rialzo dell'ultima settimana a +30%, dopo aver fatto sicuramente peggio lo scorso anno (-60%). Performance che ha convinto il Board a fare fuori il Ceo Pat Gelsinger, accusato di non aver saputo risanare la big dei semiconduttori.

Le azioni del produttore di chip americano hanno continuato a scendere negli ultimi anni, perdendo miliardi di valore di mercato e rimanendo indietro rispetto alla crescita tumultuosa dell’intelligenza artificiale che ha travolto il settore dei semiconduttori e lanciato nuove "pepite" come Nvidia.

Intel sulle montagne russe

L'andamento del titolo Intel non è regolare. Lo scorso mese di agosto, le azioni hanno vissuto la peggiore seduta degli ultimi 50 anni sul mercato azionario, raggiungendo il livello più basso dal 2013, dopo che Intel ha pubblicato risultati trimestrali deludenti ed annuncoiato un taglio del 15% dei dipende3nti.

La scorsa settimana, le azioni sono balzate del 6% dopo che il vicepresidente JD Vance ha dichiarato che l’America proteggerà le tecnologie di intelligenza artificiale dai competitor stranieri e ha promesso che più chip di intelligenza artificiale saranno prodotti sul suolo americano.


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