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OPS MPS-Mediobanca, nessun coinvolgimento di soci rilevanti nella strutturazione dell'operazione

Banche, Finanza
OPS MPS-Mediobanca, nessun coinvolgimento di soci rilevanti nella strutturazione dell'operazione
(Teleborsa) - Il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate di Banca Monte dei Paschi di Siena ha preso atto del "non coinvolgimento di alcun socio rilevante nella strutturazione dell'operazione che è unicamente frutto della discrezionalità gestionale del management e delle valutazioni del Consiglio di Amministrazione". Lo si legge nel documento informativo relativo ad operazione con parte correlata di maggiore rilevanza, redatto da MPS in seguito all'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria su Mediobanca, perché Delfin e Francesco Gaetano Caltagirone hanno quote rilevanti in entrambe le banche.

Delfin detiene una partecipazione pari al 19,390% del capitale sociale di Mediobanca e una partecipazione pari al 9,780% del capitale sociale di MPS. Caltagirone detiene (indirettamente, attraverso una serie di società controllate) una partecipazione complessiva pari al 5,499% del capitale sociale di Mediobanca e una partecipazione complessiva pari al 5,026% del capitale sociale di MPS.

Il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate non ravvede con riguardo all'operazione nel suo complesso e, all'aumento di capitale, "alcuna estrazione di benefici, né alcuna attribuzione di vantaggi particolari a favore delle parti che il regolamento MPS ritiene, su base discrezionale, presuntivamente correlate".

Le parti correlate, "al pari di tutti coloro che potranno trovarsi nella più che legittima posizione di essere soci sia di MPS, sia di Mediobanca, avranno solo il diritto - proprio in quanto soci di entrambe le società - di esprimersi sulla convenienza dell'operazione in due distinti momenti e, segnatamente, nel contesto della decisione in merito alla posizione da assumere nell'assemblea straordinaria di MPS chiamata ad approvare la proposta di delegare al consiglio l'esecuzione dell'aumento di capitale al servizio dell'offerta, nonché durante il periodo di adesione all'offerta, valutando se ed in che misura aderire alla stessa", si legge nel parere del Comitato firmato dalla presidente Paola De Martini.

In questo scenario, il Comitato "non ravvede alcun disallineamento potenzialmente lesivo degli interessi - riconducibili alla sola MPS in sé - che possa favorire soltanto (o maggiormente) le parti discrezionalmente ritenute correlate ovvero chiunque sia socio di entrambe le società, né alcuna alterazione della parità di trattamento tra azionisti". In altri termini, "ogni soggetto che sia contemporaneamente socio di MPS e di Mediobanca, se valuterà conveniente, sulla base delle proprie individuali valutazioni, il progetto industriale sul quale l'Operazione strutturata dal management si fonda, si troverà nella condizione di avere una doppia voce in due momenti non solo cronologicamente separati, ma decisamente distinti da un punto di vista giuridico-formale. Tuttavia, questa del tutto legittima doppia possibilità di espressione non comporta alcuna conseguenza sullo scrutinio che il Comitato è tenuto ad effettuare con il proprio parere, che deve incentrarsi sulla motivazione industriale dell'operazione, sull'autonomo interesse di MPS al compimento della stessa, e soprattutto sulla convenienza e correttezza sostanziale e procedurale della medesima".
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