(Teleborsa) -
Si è tenuto il VIPE Summit 2024, l'evento conclusivo dell’edizione italiana del Visa Innovation Program Europe, il programma che punta ad
accelerare l’innovazione fintech e plasmare i pagamenti del futuro. Obiettivo del programma – oggi attivo in sette Paesi, fra cui l'Italia – è creare una connessione tra le realtà fintech e la rete globale di clienti e partner di Visa, per favorire collaborazioni, far emergere nuove proposte e commercializzare prodotti e servizi innovativi nel settore dei pagamenti.
Per l'edizione italiana 2024, realizzata in collaborazione con Hackquarters e Fintech District, sono state selezionate le fintech
Osense, Unipiazza, Viceversa e Wallife su un totale di oltre 55 candidature. Fintech che si sono focalizzate su sfide all'avanguardia, tra cui il supporto alle aziende nella riduzione dell’impatto delle emissioni di CO2 o la protezione dai rischi derivanti dalle nuove tecnologie e innovazioni di frontiera come la genetica e il biohacking.
Con questo programma, Visa
offre alle fintech partecipanti una serie di
opportunità, quali l'accesso rapido a
nuovi mercati e a una
rete di partner, ma anche l'accesso a un
pool internazionale di mentori ed esperti e l'opportunità di
confrontarsi con investitori e fondi di Venture Capital.
"Ci sono molte
tendenze che stanno modellando il nostro settore. È difficile sceglierne solo alcune, ma proverò a selezionarne
quattro che ci entusiasmano", ha spiegato
Marni Kruppa, Head of Consumer Product Visa Europe, illustrando
le sfide e gli ambiti d’innovazione che vedono le fintech protagoniste.
"La prima è
l'identità digitale: oggi assistiamo a uno spazio di identità digitale frammentato in cui banche, governi, grandi player tecnologici e anche le fintech stanno cercando di
risolvere la sfida dell'identità digitale. È interessante notare dove questo segmento si sta dirigendo: verso una
maggiore convergenza e partnership, in cui diversi attori uniscono le forze per raggruppare tutti i clienti, i dati, e generare fiducia per fornire una soluzione di identità digitale veramente solida. Quel che è più entusiasmante per Visa è come
l'identità e i pagamenti convergano in un'unica credenziale".
"La seconda tendenza che dovrei menzionare – spiega Kruppa – è
l'embedded finance. Abbiamo visto l'embedded finance
lato consumer, incorporando servizi finanziari
nello shopping, nel commercio e nei social media. Ma credo che il prossimo passo sia il
lato B2B dell'embedded finance. Ed è qui che il mio team ha davvero cercato di concentrarsi, innovare e collaborare nell'ecosistema".
"Un'altra area a cui Visa guarda con entusiasmo è
l'open banking e come aumentare l'efficienza nei pagamenti A2A attraverso l'uso e lo sfruttamento delle API di open banking. Abbiamo appena annunciato il
lancio del nostro schema di pagamento A2A (account to account) – ricorda Kruppa. Uno spazio, quindi, da tenere d'occhio".
"E infine,
l'intelligenza artificiale generativa: è qualcosa che devo menzionare. Sottende tutto nel nostro ecosistema di pagamento. Credo ci siano delle prospettive molto importanti e un andamento molto positivo in tal senso: vedremo dove andrà l'innovazione".
Parlando dell'
importanza delle fintech, Kruppa ha spiegato che "sono importanti perché aiutano Visa a innovare e, davvero, sfidare e spingere l'ecosistema". "Consideriamo le fintech come attori che pensano diversamente – ha aggiunto – che
operano in modo diverso, che superano i confini geografici, che ci spingono a lanciare diversi tipi di prodotti e servizi. Le fintech
ci aiutano a tenere alta l’attenzione
su ciò che sta accadendo nel mercato: quali sono le loro esigenze insoddisfatte, quali le sfide che devono essere affrontate. In definitiva, consideriamo le fintech
un partner strategico e una leva per far progredire i nostri obiettivi nel panorama dei pagamenti lato consumer, ma anche per aprire nuovi scenari nel mondo dei pagamenti B2B e servizi a valore aggiunto".
"Il
ruolo di Visa nell'ecosistema – ha sottolineato – è rimasto sostanzialmente lo stesso, nonostante i grandi cambiamenti avvenuti negli ultimi due decenni. Prima di tutto, siamo qui per
salvaguardare l'ecosistema. Abbiamo creato
regole, standard e parametri di sicurezza affinché ogni attore possa operare su un terreno di gioco equo, indipendentemente dal fatto che si tratti di una grande banca, di una grande azienda tecnologica o di una piccola fintech emergente".
"In secondo luogo, siamo qui per
favorire e incoraggiare l'innovazione in tutto l'ecosistema e il nostro ruolo – spiega Kruppa – è quello di
promuovere attivamente la collaborazione tra noi e i grandi attori tecnologici o le fintech, ma anche all'interno dell'intero ecosistema. E abbiamo molti modi per farlo. Collaboriamo con diversi attori per emettere
credenziali. Effettuiamo
investimenti strategici. E abbiamo anche
programmi e partnership, come il Visa Innovation Program in Europa che aiuta davvero ad accelerare l'innovazione e la crescita di nuovi player".