(Teleborsa) - Torna anche quest’anno la
classifica dei supermercati più amati dagli italiani che
Altroconsumo elabora annualmente in base allepreferenze espresse dai consumatori in diversi ambiti: dalla convenienza dei prezzi al comfort dei punti vendita, dalla qualità dei prodotti fino al loro assortimento, dalle attese alla cassa fino alla disponibilità di sconti e promozioni.
L’Organizzazione ha intervistato
oltre 12.000 fra soci e Fan (registrati al sito di Altroconsumo), raccogliendo più di 41.000 differenti esperienze di acquisto, sulla base delle quali ha elaborato le classifiche delle catene di supermercati/ipermercati nazionali, discount e insegne locali preferite dai consumatori.
Nella categoria iper e super nazionali (ovvero presenti in almeno cinque regioni) si confermano sul podio
Esselunga, NaturaSì e Ipercoop, quest’anno tutte e tre a pari merito, ma sono molte le insegne che ricevono un giudizio comunque buono con punteggi elevati. In particolare, NaturaSì, insegna votata all’alimentazione biologica, vanta il primato in diversi aspetti: qualità dei prodotti a marchio del supermercato, tempi d’attesa alla cassa, qualità dei prodotti acquistati, per i quali ha ottenuto tutti voti superiori a 80 su 100.
Anche i
discount ricevono valutazioni di alto livello, una tipologia di catena che, a fronte anche del carovita e dei miglioramenti dell’offerta, conquista sempre più i carrelli dei consumatori. Tutti i discount valutati hanno infatti ottenuto un punteggio almeno 'buono', in cima alla classifica svettano con il loro giudizio ottimo Aldi ed Eurospin.
Molto amate dai clienti risultano infine essere le insegne locali, meno diffuse sul territorio nazionale: sulle 40 insegne valutate ben undici ottengono una valutazione ottima e nessuna scende sotto il 'buono'. A pari merito occupano la
posizione di testa DEM, Rossetto, Mega e Iperal. Seguite a un solo punto di distanza da altre 7 catene a livello ottimo, fra cui si distingue Tosano, che ottiene il punteggio record di 90 su 100 per quanto riguarda l’assortimento ed è in vetta anche per la convenienza dei prezzi. Cadoro, pur con un punteggio complessivo di qualità media, è in testa negli aspetti relativi al comfort all’interno del punto vendita, qualità della frutta e verdura, trasparenza dei prezzi e qualità del pesce.
Ultima categoria considerata è invece la spesa online, dove
Esselunga, Eurospin e Coop si aggiudicano la palma: in questo caso i clienti hanno giudicato la facilità di navigazione del sito tramite cui hanno fatto la spesa, la disponibilità dei prodotti, le condizioni in cui sono arrivati, i tempi e l’accuratezza della consegna, e, infine, il servizio clienti in caso di necessità. Andando più nel dettaglio, l’aspetto che
influenza maggiormente la soddisfazione dei clienti nei confronti della loro insegna è la convenienza dei prezzi, dove insieme a Tosano – già segnalato - svetta il discount Aldi. Seguono quindi la soddisfazione per la qualità dei prodotti a scaffale e per la qualità di quelli con il marchio del supermercato, dove in testa troviamo NaturaSì, affiancata da Ipercoop per i prodotti della private label.
In generale, per quanto riguarda le motivazioni che orientano il consumatore nella scelta del supermercato, l’indagine ha permesso di verificare che
uno su 3 sceglie il supermercato per ragioni pratiche di vicinanza a casa o al lavoro, quasi uno su quattro per la convenienza dei prezzi e il 17% per la qualità dei prodotti a scaffale.
Ma come è cambiato il giudizio dei consumatori italiani in quest’ultimo anno? Dal confronto fra i dati raccolti nel 2024 con quelli del 2023 emerge che le classifiche sono piuttosto stabili:
le insegne sono rimaste per lo più nelle stesse posizioni, anche se per tutte si rileva una riduzione di un punto nel giudizio finale. È il tempo di attesa alle casse a pesare maggiormente su questo calo, a cui si aggiunge il minore apprezzamento per la qualità dei prodotti freschi. Altro elemento di insoddisfazione sono i prezzi, un aspetto fra i più importanti nella valutazione degli intervistati, che pur
non essendo più in forte aumento come in passato, sono comunque arrivati a livelli molto elevati. E ciò in effetti si riflette su una riduzione della spesa media mensile delle famiglie, che cala del 5%, attestandosi sui 387 euro al mese: probabilmente perché c’è maggiore attenzione al risparmio anche al supermercato.