(Teleborsa) - Prima della fine dello scorso anno,
Banco BPM avrebbe depositato un
esposto all'Antitrust contro l'offerta di scambio lanciata da Unicredit, accusata di essere una
"killer acquisition", cioè un'operazione finalizzata ad eliminare un concorrente scomodo.
Stando a quanto confermato da fonti finanziarie, Banco BPM avrebbe ritenuto l'OPS finalizzata esclusivamente ad
"uccidere" l'impresa acquisita senza rendere profittevole il proprio business, e ad
ingessare l'operatività, in una fase di forte dinamismo caratterizzata dall'OPA su Anima e dall'acquisto del 5% di MPS.
L'esposto
seguirebbe quello presentato alla Consob, con cui il Banco aveva chiesto "l’adozione di
provvedimenti a tutela di tutti gli stakeholder della Banca e del mercato nonché dell’offerta pubblica promossa sulle azioni di Anima”. va ricordato che Banco BPM aveva lamentato l'applicazione della passivity rule volta ad imbrigliare la banca.