(Teleborsa) - In Italia nel 2024
Stellantis ha prodotto meno di
500mila veicoli. È quanto emerge dal report elaborato da
Fim-Cisl. Nello specifico il gruppo lo scorso anno ha prodotto complessivamente
475.090 veicoli, il 36,8% in meno rispetto al 2023. Un crollo ancora più evidente si è registrato però nel
comparto auto, dove sono state prodotte 283.090, il 45,7% in meno rispetto all'anno precedente, un livello mai così basso dal 1956. La produzione di
veicoli commerciali si è ridotta del 16,6% (circa 192mila unità).
"Le previsioni negative che avevamo stimato negli ultimi due report trimestrali purtroppo hanno avuto un riscontro con la realtà consuntivata a fine anno, con un aggravio in termini di volumi e di aumento dell’uso di ammortizzatori sociali e di chiusure anticipate di fine anno, coinvolgendo quasi 20 mila lavoratori", ha commentato il segretario generale di Fim,
Ferdinando Uliano, durante la presentazione del rapporto. Una situazione che non migliorerà nel 2025 stando anche a quanto confermato da responsabile Europa di Stellantis, Jean-Philipe Imparato, al tavolo dell'auto del 17 dicembre al Mimit con in il ministro Adolfo Urso, ha sottolineato il sindacalista.
Le situazioni più pesanti sono quelle di
Mirafiori che ha registrato un -69,8% (25.920 unità prodotte) e
Modena (-79,1%, solo 260 i veicoli prodotti da Maserati nel 2024). A
Cassino sono state prodotte il 45% in meno di auto (26.850 veicoli), a
Melfi il calo è stato del 63,5% (62.080 unità) mentre
Pomigliano, dove viene realizzata la Panda, è il sito con il minor calo produttivo (-21,9%, 167.980 unità).
Uiliano ha quindi annunciato che anche Fim-Cisl sarà alla
mobilitazione indetta dalle organizzazioni sindacali europee di IndustriaAll Europe per il
5 febbraio 2025 a
Bruxelles "che vedrà la massiccia partecipazione dei lavoratori metalmeccanici di tutta Europa".