(Teleborsa) - Stellantis e i rappresentanti dei lavoratori hanno raggiunto un accordo che prevede il ritiro dei licenziamenti e la proroga di 12 mesi della commessa da parte di
Stellantis a
Trasnova, la società che si occupa della logistica delle vetture nei piazziali delle fabbriche in questi giorni al centro delle polemiche per il licenziamenti di
97 operatori a causa della scadenza del contratto di lavoro con il gruppo automobilistico che sarebbe terminato il 31 dicembre. L'intesa è stata raggiunta un tavolo sulla vertenza Trasnova al ministero delle Imprese.
Soddisfatti i
sindacati. "L'esito positivo della vertenza Trasnova, con il ritiro dei licenziamenti e la proroga di un anno della commessa, è il risultato di una dura lotta condotta dai lavoratori in questi giorni, che con il presidio dei sei ingressi giorno e notte, ha paralizzato le produzioni dello stabilimento Gianbattista Vico. Occorre ora rilanciare il settore dell'automotive, affinché siano garantiti i livelli occupazionali di Stellantis e dell'intero indotto. Alle lavoratrici ed ai lavoratori di Trasnova e di tutti coloro che concretamente hanno solidarizzato con loro va il nostro ringraziamento", hanno commentato
Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Napoli, e
Mario Di Costanzo, responsabile settore automotive Fiom Napoli.
Da parte sua Stellantis ha commentato che l’accordo "nasce nel solco del senso di
responsabilità di Stellantis che, nei giorni scorsi, aveva dato la propria disponibilità a supportare Trasnova per risolvere questa delicata situazione. È stata infatti la stessa Stellantis, che ha proposto questo tipo di soluzione che permetterà a Trasnova, nell’arco dei prossimi 12 mesi, di poter intervenire per realizzare una
soluzione complessiva e definitiva nei confronti dei lavoratori coinvolti con gli appositi strumenti che regolano le situazioni di crisi e trovare, secondo l’accordo, anche misure di
diversificazione della clientela".
La proroga dovrebbe riguardare anche le aziende di subappalto
Logitech,
Teknoservice e
Csa per cui viene garantita la prosecuzione dell'attività in totale per circa 300 lavoratori.