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Enel, upgrade a Buy da BofA: ha ricetta per essere utility integrata più attraente in Europa

Energia, Finanza, Consensus
Enel, upgrade a Buy da BofA: ha ricetta per essere utility integrata più attraente in Europa
(Teleborsa) - Bank of America (BofA) ha migliorato a "Buy" da "Hold" la raccomandazione su Enel, alzando anche il target price a 8,30 euro per azione dai precedenti 6,80 euro. Gli analisti affermano che Enel ha "la ricetta per essere la large cap di servizi integrati più attraente in Europa" e vedono un miglioramento della qualità degli utili, un calo del costo del capitale e una bassa esposizione alle numerose incertezze che affliggono il settore. Inoltre, un solido bilancio offre flessibilità per migliorare l'EPS o aumentare i rendimenti per gli azionisti, supportando al contempo un dividend yield in crescita a oltre il 7%.

Viene ricordato che Enel sta virando verso attività con multipli più elevati e aree geografiche sviluppate core. Il suo nuovo piano strategico 2025-27 vedrà circa il 60% del capex speso per le reti (rispetto al 30% con la precedente gestione) e circa il 30% per le energie rinnovabili (rispetto al 45%), un mix quasi identico a Iberdrola. Queste divisioni dovrebbero contribuire a oltre il 70% all'EBITDA nel 2027, in aumento rispetto al 60% nel 2023.

BofA fa anche notare che Enel ha uno dei bilanci più solidi del settore dopo aver eseguito con successo 11,5 miliardi di euro di cessioni, con ND/EBITDA stabile a circa 2,7 volte nel periodo 2025-27. Vede un margine di manovra per fino a 3 miliardi di euro all'anno di acquisizioni bolt-on o 2 miliardi di euro all'anno di riacquisti di azioni, che potrebbero aumentare l'EPS 2027 a circa il 4-8% in più rispetto ai conti correnti e aumentare il CAGR EPS 2025-28 al 3,1-5,5%.

Le azioni di Enel sono meno correlate ai rendimenti dei Treasury USA rispetto a quelle di concorrenti come National Grid e Iberdrola, ma più correlate ai rendimenti italiani che hanno goduto di uno spread in calo rispetto alla Germania. Ha una bassa esposizione alle incerte prospettive sui prezzi dell'energia in Europa e una bassa esposizione alle incerte prospettive sulla politica energetica negli Stati Uniti.

"Riteniamo che Enel offra il rendimento più elevato di qualsiasi large cap nel settore con DPS in crescita - si legge nella ricerca - Prevediamo rendimenti totali dei dividendi del 21% nei prossimi tre anni (con un ipotetico rialzo al 31% se il margine di bilancio fosse utilizzato per dividendi speciali)".
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